Da repubblica.it:
Contro il Genoa senza Vucinic. E non solo. La Roma è tornata oggi ad allenarsi al completo a dieci giorni dalla sconfitta di Napoli. Con i compagni, però, non è sceso in campo l’attaccante, fermatosi per una contrattura al quadricipite della coscia a poche ore dalla gara che avrebbe dovuto giocare ieri sera con la maglia del Montenegro a Wembley, contro l’Inghilterra di Capello.
DOSSIER E EMERGENZA – Già a settembre Vucinic era tornato dal ritiro della nazionale con un infortunio che lo ha tenuto fuori per due settimane. Già oggi accertamenti per definire il nuovo problema. Intanto a Trigoria stanno studiando la possibilità di un dossier che riporti i danni subiti dagli infortuni riportati in nazionale, per poter pensare di richiedere un indennizzo Uefa. Procedimento in atto in tutti i più importanti club italiani ed europei, in attesa di regolamenti internazionali che consentano a richieste di questo tipo. Intanto, lo stop muscolare costringerà l’attaccante a saltare il prossimo impegno di campionato, Roma-Genoa sabato all’Olimpico. Quando la squadra giallorossa dovrà rinunciare con ogni probabilità a De Rossi (domani dovrebbe sottoporsi a ecografia venerdì verrà valutato nuovamente) e forse anche a Perrotta, tornato solo oggi ad allenarsi in gruppo. E sempre di oggi è la notizia di uno stop anche per Menez: botta in allenamento e rientro anticipato negli spogliatoi. Domani i controlli più approfonditi.
PRESSIONE – Ieri, intanto, Sawiris ha urlato ad una tv egiziana la propria voglia di Roma, svelando di essere stato ad un passo dall’acquisto. Una mossa che ha colto di sorpresa in molti, compresa Unicredit. In ogni caso, smentite ufficiali non ne sono arrivate: Piazza Cordusio continua sulla linea, intrapresa già ieri, di non commentare le dichiarazioni. Per quale motivo, però, la banca avrebbe dovuto iniziare una trattativa privata con Sawiris dopo aver avviato un processo di vendita secondo modalità stabilite? L’asta a cui si sta andando incontro per la vendita del club giallorosso, offre una garanzia di trasparenza sulle modalità di vendita che una trattativa riservata con un solo soggetto non darebbe. Le dichiarazioni di Sawiris – Rothschild lo conosce da quando, come advisor di Tiscali, doveva fare in conti con le promesse del magnate (mai mantenute) di acquistare la società di telefonia – sono sembrate a molti un modo per esercitare pressione sulla situazione e provare a costringere la banca ad esporsi. E magari rilanciare la propria immagine dopo la fusione a cui si è visto obbligato dai problemi finanziari, della holding Orascom con la russa VimpelCom. Oltre all’egiziano restano in attesa, tra gli altri, gli imprenditori italiani Angelucci e Angelini, il fondo sovrano Aabar di Abu Dhabi, almeno un gruppo statunitense, l’albanese Taçi. Per tutti, la possibilità di formulare offerte, tramite un percorso limpido.