Da Il Messaggero:
Mai così decisivo. Con la rete di Bari, Mirko Vucinic raggiunge quota quindici gol in stagione. Dieci in campionato, tre in Europa League, due in coppa Italia, che sommati lo lanciano all’inseguimento del record personale in giallorosso (17, ottenuto nella passata stagione) e di quello assoluto, stabilito a Lecce (22) nel 2004-05. Reti pesanti quelle del montenegrino, a partire dal 2-1 col Bologna, passando per il pari di Milano (1-1) con l’Inter, la vittoria a Bergamo (1-2) con l’Atalanta, a Firenze (0-1) con la Fiorentina, all’Olimpico (1-0) col Catania, senza contare la rete al San Paolo (2-2) col Napoli, la tripletta contro l’Udinese (4-2) e l’ultima perla di Bari. Dieci gol che hanno portato nelle casse della Roma 15 punti in classifica (dati laroma24.it). La media di Mirko, in campionato, è pari a un gol ogni 219 minuti (poco meno di due partite e mezzo). Ci sono poi gli assist vincenti che ha servito: sinora sono ben 4 (a Cassetti nel derby, e tre – a Perrotta e a Toni per due volte – durante Roma-Genoa, finita 3-0 per i giallorossi). Roba da stropicciarsi gli occhi, soprattutto pensando più o meno ad un girone fa quando la sua rete del provvisorio pareggio contro il Bologna gli valse una sonora fischiata da parte della Curva Sud. Era il primo novembre dello scorso anno, giorno dell’inizio della serie, ancora in corso, di 22 risultati utili consecutivi di De Rossi e compagni. Come cambiano i tempi: in questi cinque mesi Vucinic ha riconquistato tutti, cominciando a segnare con regolarità e attirando su di sé le attenzioni di mezza Europa.
Emissari delle maggiori squadre inglesi (Chelsea, Manchester United, Arsenal) e spagnole (Real Madrid e Barcellona) sono oramai di casa quando la Roma gioca all’Olimpico. In realtà Rosella Sensi ha già ricevuto una proposta concreta, portata avanti da Mancini con il suo Manchester City: 26 milioni cash per far trasferire Mirko dal prossimo anno in Premier League. A Trigoria hanno ascoltato ma declinato l’offerta: «Vucinic non è sul mercato».