Quel tabellone rimarrà impresso nella storia, come certi ritornelli che non riesci a toglierti dalla testa. Lazio-Roma 1-5, era il 10 marzo del 2002 e il popolo giallorosso, diciamoci la verità, in quella circostanza ha goduto talmente tanto che ancora oggi, al solo pensiero, viene da stare bene. Un toccasana per quelle giornate che vanno un po’ così: pensare all’indimenticabile derby stravinto in casa dei biancazzurri.
Il tabellone dell’Olimpico segna punteggio e marcatori: vabbè il Pupone, che è storia a sè, ma in quell’occasione a vincere la gara da solo (stupendo quel pallonetto da fuori area) fu Vincenzo Montella. L’Aeroplanino. In volo senza mai planare.
Basta questo, altrimenti toccherebbe scrivere un’enciclopedia, per far capire quanto il popolo giallorosso sia affezionato al bomber.
195 reti fatte di cui 83 con la maglia della Roma (su 192 gare), maggior numero di doppiette consecutive in Serie A: 4 nel 1996-1997. Tra le vittorie più importanti: scudetto, coppa Italia e Supercoppa italiana con la maglia giallorossa.
Vincenzo Montella ha detto basta, l’Aeroplanino dice addio così al calcio giocato all’età di 35 anni ma la sua carriera sarà ancora nella Roma come osservatore del settore giovanile.
Il bomber ha deciso di fermarsi, reduce da infortuni continui al ginocchio, anche in questa stagione è stato utilizzato con il contagocce da Spalletti, e quando è entrato in campo non è risultato determinante.
Vincenzo è arrivato nella Roma nel 1999 e due anni dopo vinse lo scudetto con Fabio Capello che anche in quella circostanza lo usava pochissimo a causa dell’arrivo di Gabriel Omar Batistuta. Determinanti però nel girone di ritorno i gol segnati contro Milan, Juventus e Parma. Nella stagione 2004/05, nonostante la pessima prestazione della squadra, Montella si è confermato un ottimo realizzatore, segnando 24 gol fra campionato e coppe. Questo exploit gli permise di strappare un ricco rinnovo contrattuale fino al 2010.
Nel 2007 venne girato in prestito al Fulham, dove si presenta con una doppietta, poi il calvario con 10 partite e solo un altro gol. Passa alla Sampdoria per una stagione, (il suo vecchio amore) per tornare a giocare nella Roma. Oggi la decisione di non presentarsi in ritiro, per dire basta con il calcio giocato.
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