Ecco un’ intervista a Vincenzo D’Amico, calcisticamente cresciuto nelle giovanili della Lazio, a poche ore dall’inizio del derby.
La Lazio affronta un periodo molto impegnativo “schiacciata” fra l’Europa League, il derby e la gara con la Juventus. Una partita più delicata dell’altra?
“Effettivamente da laziale non si sa a cosa pensare, sono undici giorni di grandi fatiche e la Lazio è sicuramente più stanca delle altre squadre che affronterà, anche se pure i bianconeri qualche impegno lo hanno, ma loro in campionato hanno dovuto affrontare il Pescara e non la Roma, l’unica che non ha grandi impegni non giocando in Europa”.
Però forse la Roma è quella che ha l’obbligo di vincere il derby se vuole salvare la stagione.
“Come obiettivo avrebbe anche quello di arrivare davanti alla Lazio in classifica e il diciassette aprile avrà la gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia con l’Inter e avendo vinto all’andata (due a uno, ndr) non vorrà farsi sfuggire la finale dove incontrerà la Lazio e chi vince la Coppa Italia si aggiudica automaticamente l’accesso all’Europa League. Comunque la Roma qualche possibilità di salvare la stagione ce l’ha, invece se la Lazio in campionato non arrivasse a un posto per giocare in Europa e se anche vincesse la Coppa Italia otterrebbe meno di quelle che erano le aspettative”.
Da ex giocatore della Lazio come vede il derby?
“La Roma prima di essere sconfitta dal Palermo veniva da un momento migliore, però con i siciliani ha preso una bastonata, ha giocato male e ha perso meritatamente. La Lazio che invece arrivava da un periodo peggiore ha vinto bene con il Catania, quindi dopo l’ultimo turno di campionato il pronostico è più favorevole per la Lazio mentre prima lo era per la Roma, che nelle precedenti partite aveva ottenuto quattro vittorie e un pareggio. In questo momento è difficile dire se fra le due squadre ce n’è una favorita, sarà una partita abbastanza equilibrata perché le forze in campo si equivalgono. La Lazio aveva disputato un gran girone d’andata mentre in quello di ritorno ha vinto solo tre volte con Atalanta, Pescara e Catania, troppo poco per pretendere di arrivare al terzo posto”.
Quindi per la Lazio persistono i problemi d’organico che sono stati segnalati fin dall’inizio della stagione?
“Sono chiacchiere vecchie ormai è passato, tutti sapevano che la Lazio aveva bisogno di un paio di rinforzi che a gennaio non sono arrivati e quindi adesso è inutile recriminare”.
Più pesante la sconfitta con il Fenerbahce o quella con il Palermo per le motivazioni con le quali arrivano al derby Lazio e Roma?
“Forse quella della Roma a Palermo perché incontrava l’ultima in classifica e fra le due squadre c’è almeno una categoria di differenza, invece la Lazio è sullo stesso piano dei turchi, anzi direi che è persino più forte. La Roma non avrebbe dovuto perdere a Palermo, mentre in Europa si può essere sconfitti”.
La Roma quindi sarà più motivata e anche meno stanca?
“Sì, spero che però la Lazio possa arrivare al derby in condizioni ottimali anche se giovedì sera ha corso molto e i giocatori sono incavolati per tutto quello che è successo (negato un rigore nel primo tempo sullo zero a zero per un fallo in area su Ederson di Yobo che avrebbe comportato anche l’espulsione del calciatore del Fenerbahce, ndr) e potrebbe essere anche un’arma in più l’arrabbiatura se viene assimilata bene, ma se fosse mal digerita c’è il rischio di arrivare al derby scarichi”.
Gli uomini derby, da una parte Totti e dall’altra Klose?
“Troppo facile indicare questi due giocatori io dico Perrotta e Biava”.
Un centrocampista e un difensore, quindi sarà una gara che sarà vinta da chi sbaglierà meno in difesa?
“Sì anche, ma vincerà chi ha meno paura”.
Fonte Tmw
Corrado Baglieri