Dentro all’info-memorandum inviato da Banca Rothschild a tutti i soggetti interessati all’acquisto della As Roma ci sono date e cifre che condizioneranno la vendita della società. Il termine ultimo per presentare offerte (non ancora vincolanti) è il 3 novembre. Non c’è tempo da perdere, perché i risultati sportivi della Roma dimostrano quanto è deleteria una situazione di totale incertezza sul futuro. Di tempo, semmai, ne è stato già perso fin troppo, soprattutto da quando Alessandro Profumo è stato fatto fuori da Unicredit.
La base minima d’asta è di 150 milioni, che, detto così, sembra un prezzo ragionevole per una società calcistica. La situazione, però, non è così lineare. Il nuovo acquirente della Roma, per completare l’operazione e allestire una squadra competitiva per il futuro, rischia di spendere quasi il doppio. I motivi sono tanti: 1) Unicredit, per ricavare di più, spera in un’asta e non in una trattativa con un solo soggetto; 2) è necessaria una ricapitalizzazione, al fine di costituire un nuovo patrimonio e dotare la società di liquidità, che il «Sole 24 Ore» ha quantificato in circa 50 milioni di euro; 3) ci sono spese che dovranno essere affrontate, come l’acquisto definitivo di Borriello (10 milioni al Milan, il centravanti è in prestito gratuito) o il pagamento di alcune mensilità arretrate a calciatori e stipendiati; 4) legato ai risultati calcistici c’è il tesoretto di un’eventuale partecipazione alla Champions League 2011: ora sembra un introito assai in pericolo; 5) va chiarita la disponibilità finanziaria dei contratti pluriennali delle sponsorizzazioni: una parte futura è già stata impegnata per la gestione corrente?; 6) nessun nuovo presidente può presentarsi ai suoi tifosi senza una buona campagna acquisti, almeno da 40 milioni, vista anche l’età media alta della rosa romanista.
Vendita Roma: entro il 3 novembre le offerte, la base d’asta è 150 milioni
di 23 Ottobre 2010Commenta