«Faccio i complimenti alla Roma e alla Lazio per quello che hanno fatto nel 2010. Per il 2011 mi auguro, e credo, che la situazione della Roma possa concludersi tra gennaio e febbraio». Laddove per “situazione” Alemanno intende il procedimento di vendita. Ieri, il Sindaco è tornato a parlarne a Radio Radio. «Non appena passerà la legge sugli stadi, apriremo un dialogo», spiegava Alemanno. Che poi ha lanciato un messaggio: «Il Comune è a disposizione per far costruire gli stadi, ma non per soluzioni speculative». Ci siamo. Gennaio è a un passo. La banca ha posto come termine ultimo per le binding offer, le offerte vincolanti, il 31 del prossimo mese. Oltre, non si dovrebbe andare. Qualcuno aveva letto nello slittamento dell’ultimatum posto ai potenziali acquirenti una strategia difensiva della banca. La tesi era che Unicredit non avesse in mano nulla di concreto, tranne l’offerta non vincolante della famiglia Angelucci: un’ottantina di milioni di euro, ma la disponibilità a incrementarla a condizioni, economiche, che non avrebbero soddisfatto la banca. Unicredit ha risposto in maniera piccata alle insinuazioni. «Non è vero – si è difeso Piergiorgio Peluso, responsabile corporate e investment banking Italia della banca – questo è un processo assolutamente trasparente, si stanno facendo approfondimenti perché è un’operazione complessa e questo spiega lo slittamento tecnico che non può non tenere conto delle festività natalizie. Nulla di cui preoccuparsi – ha aggiunto – e comunque gli acquirenti ci sono e sono molto interessati».
Roma: “la soluzione” a gennaio?
di 27 Dicembre 2010Commenta