Futuro Roma: il destino della società giallorossa è ancora incerto, in attesa di sviluppi. Dopo l’accordo di ieri, 8 luglio, tra Italpetroli e Unicredit, si rincorrono voci sui possibili acquirenti, come spiega una nota dell’Adnkronos:
Oltre alle indiscrezioni che vedrebbero in pole position la famiglia Angelucci che, a quanto sembra, avrebbe dichiarato durante una cena, interesse anche per la costruzione del nuovo stadio e cordate o pseudo cordate, come quella che vedrebbe in pista anche Angelini, spunta ora anche il fondo libico Aabar. Secondo il sito ‘Sporteconomy‘ il fondo arabo, primo azionista con il 4.99% della banca italiana , sarebbe infatti stato già sondato dalla Rothschild (advisor di Unicredit per la vendita della società calcistica). Aabar è uno dei principali fondi di investimento del mondo e non è l’unica azionista araba di Unicredit. Infatti la Banca centrale Libica è azionista con il 4.98%. Le due realtà detengono quindi quasi il 10% del capitale di Unicredit. Anche il Financial Times si occupa oggi del futuro acquisto della società giallorossa, ricordando come «Il destino della Roma – fondata nel 1927 e una delle squadre di calico più famose in Italia, vincitrice di 3 scudetti e 11 coppe Italia – è rimasto in sospeso fin dalla morte del patron Franco Sensi, avvenuta nell’agosto 2008. Rosella Sensi si dice che abbia, sempre due anni orsono, rifiutato un’offerta di 280 milioni di euro da parte di George Soros per l’acquisto della Roma, anche se -evidenzia- persone molto vicine al finanziere e attivista politico americano hanno negato la cosa al Financial Times.