Ecco le parole di Gianni Dragoni, giornalista del Sole24ore, a Sky:
Il Viaggio – “Una mossa inconsueta, che chi vende va a casa di chi deve comprare. E’ un viaggio della speranza per Unicredit, per vedere chi offre di più tra il fondo americano e Angelucci, che non piace ai tifosi ma non piace molto nemmeno a Unicredit a casua dell’offerta troppo bassa. La Roma oggi è una squadra per ricchi, vale molti soldi”.
Le Paure Americane – “La Roma non potrebbe iscriversi al prossimo campionato se non avrà ricostrito il patrimonio, o riducendo i costi oppure vendendo giocatori. Abbiamo visto che negli ultimi mesi ha avuto problemi nel pagamento degli stipendi. Il valore espresso dalla borsa, 150 milioni, è un prezzo troppo alto“.
Nessuna Asta – “In effetti è un mistero, un marchio come Roma potrebbe attirare investitori da tutto il mondo. La procedura della gara mi ha lasciato perplesso, non è stata fatta una grande pubblicità. Mi aspettavo un maggior interesse, c’è stata un’impressione generale che la partita fosse avviata verso una soluzione casalinga”.
Unicredit nell’Azionariato – “È una possibilità ma se Unicredit rimarrà agli americani interessa la maggioranza assoluta. Per i soci italiani credo che la banca abbia qualche nome, ma se questa fosse la soluzione è solo per valorizzare meglio la squadra. Oggi venderebbe non guadagnando molto, può sperare in un guadagno futuro”.
Lo Stadio – “Due anni fa non aveva uno stadio di proprietà ma c’e stata l’offerta di Soros. Oggi si fatica ad andare oltre i 100 milioni. Sappiamo che ci sono interessi arabi per il Milan, e anche il Milan non ha lo stadio”.
Il Futuro – “È possibile uno slittamento della deadline. Essendo una procedura privata gli stessi pretendenti se l’aspettano. Questa mossa americana pubblicizzata, atipica, credo sia fatta per cercare di rialzare la proposta di Angelucci. È anche questo uno degli scopi di questa missione”.
Dragoni: “Il viaggio di Unicredit negli Usa? Mossa inconsueta ma necessaria”
di 25 Gennaio 2011Commenta