Le tre paginette della «puntuazione» redatte e firmate l’8 luglio, sono diventate un contratto di una sessantina di pagine che oggi pomeriggio, finalmente, verrà firmato sotto gli occhi di Cesare Ruperto, dove sono riconvocate le parti. E, sempre se Dio vuole, metterà la parola fine ai tira e molla tra Rosella Sensi e Unicredit. Ci sono volute quasi tre settimane perché la lettera d’intenti sfociasse in un accordo vincolante. La Sensi tirava da una parte, la banca non mollava dall’altra. Soldi, dettagli fiscali, passaggi tecnici. Ma soprattutto i legali si sono attorcigliati (anche ieri) intorno alla gestione della Roma e alle deleghe presidenziali: riviste e riposizionate, con un bilanciamento di poteri che rispecchierà il pacchetto azionario della Newco Roma (Sensi al 51%, UniCredit al 49%).
Unicredit-Sensi: c’è l’accordo
di 26 Luglio 2010Commenta