E’ arrivata la diciottesima vittoria bianconera sui 71 incontri disputati tra Udinese e Roma. Nella maniera peggiore: con i giallorossi, cioè, incapaci di concretizzare il bel gioco prodotto e ancora meno bravi nel controllare un avversario – preso per mano da Antonio Floro Flores – che ha perforato come ha voluto.
Aveva ragione Pasquale Marino, quando alla vigilia elogiava le doti dei suoi attaccanti, delle cui prestazini fin qui svolte si era detto ampiamente soddisfatto. Già: perchè se non segna Totò Di Natale, e capita davvero di rado, ecco all’occorrenza Simone Pepe. O Floro Flores.
Le chiavi del match sarebbero state almeno due, altrettanto determinanti: la tenuta della retroguardia giallorossa e la straripanza dell’attacco bianconero. E delle due cose, ovviamente, l’una avrebbe escluso l’altra. le due reti finali messe a segno dai padroni di casa hanno sancito che il tridente schierato dal tecnico udinese ha fatto un po’ meglio della difesa cui si è affidato Claudio Ranieri. E un po’ tanto di più rispetto all’omologo giallorosso.
Perchè Mirko Vucinic, ancora una volta, si è impappinato a due passi da Handanovic. I numeri che spiegano il ritiro preannnciato dalla società capitolina sono lampanti: terza sconfitta consecutiva, colonna sinistra della graduatoria, a due lunghezze dalla retrocessione e a 6 punti dalla Champions League. Classifica ancora corta, è vero, ma con le vittorie di Genoa (sulla Fiorentina) e Livorno (sull’Atalanta), a questo punto le squadre davvero in crisi restano la Roma e la Lazio, oltre a Siena e Catania (che lottano, appunto, per la salvezza da prima che iniziasse il campionato).
I friulani non hanno affatto dominato, va detto: la Roma ha giocato bene per lunghi tratti, ha lottato, ha impostato e si è difesa. Lo dicono i numeri: al di là del possesso palla con supremazia friulana (56 per cento contro 44) e del gol di differenza, per il resto Udinese e Roma si sono equivalse. Undici tiri ciascuno (più precisa la Roma che ha centrato lo specchio della porta per 5 volte contro le 3 dell’Udinese), nessun legno, 22 cross a 21 per i bianconeri che vantano un corner in più (6 a 5) e una media di passaggi riusciti leggermente migliore (80 per cento contro il 75 giallorosso).
Equilibrio anche nei contrasti vinti (64 a 63 per gli zebrati) e per ciò che concerne i falli subiti (18 quelli commessi dai padroni di casa a fronte di 17 degli ospiti). In perfetta parità anche il conto dei cartellini gialli (4 a 4: Basta, Pasquale, D’Agostino, Di Natale nelle fila dei locali; Motta, Cassetti, De Rossi, Guberti gli ammoniti della Roma) e degli espulsi (Basta per i friulani, somma di ammonizioni; Taddei per i giallorossi, rosso diretto).