Già lo avrà immaginato o magari qualcuno già glielo aveva raccontato in passato. Ma toccare con mano è tutta un’altra cosa. Sorprendente. Roma è particolare, perché ha i tifosi che ti vengono a prendere all’aeroporto, ti seguono quando vai a firmare il contratto, poi te li ritrovi mentre fai le visite mediche. Certo, succede pure da altre parti, ma non si sa perché, qui è diverso. Così dicono tutti. Marco Borriello ne è uscito toccato dalla sua prima mezza giornata romana. «Borriello la la la la la la» e «vinceremo il tricolor», un paio di cori di quei due, forse anche trecento tifosi che sono stati ieri pomeriggio a Ciampino ad attendere il bello Borriello. Bello, soprattutto forte. Quel bomber che accende la fantasia della gente, che non ha alcuna intenzione di stare con i piedi per terra, ma che vuole solo sognare. «Sono contentissimo, un’accoglienza che non mi aspettavo. Mi avevano detto qualcosa, ma così davvero è stato bellissimo. Sono sorpreso e felice. Ringrazio la Sensi, mi ha fatto capire tutto il suo amore per la Roma. Ho scelto questa maglia, perché su di me c’è un progetto», ha detto, poi gli è scappato quel «forza Roma» che non ha certo spento l’entusiasmo delle gente. Lui poi, è di Napoli e più o meno le passioni sono simili se non uguali.
Tutti pazzi per Borriello
di 2 Settembre 2010Commenta