Il conto alla rovescia sta per finire: gara di andata di Champions League alle porte con la Roma che sta finendo di preparare la prima sfida degli ottavi di finale contro uno Shakthar Donetsk che si propone quale oggetto del mistero. Ci si è spellati le mani in accoglimento del sorteggio che aveva abbinato i capitolini ai turchi: ora, a un paio di mesi di distanza, pare che siano cambiate più di una circostanza. In primo luogo, la Roma è in crisi di gioco e risultati; secondo poi, l’ambeinte apre si sia sfaldato e la sensazione è che solo aggrappandosi al carattere e all’orgoglio ci si possa tirare fuori da simile situazione negativa. Claudio Ranieri e la squadra paiono sempre più inclini a una convivenza forzata e il malcontento non si placa. In tutto ciò, si insinua anche l’intricata – figurarsi se sarebbe potuta essere lineare – vicenda societaria con la decisione attesa in giornata rispetto alla esclusività o meno della trattativa intavolata con la cordata americana. Possa bastare un cumulo di dubbi e perplessità a ricompattare l’ambiente? Si dice di un patto di ferro, all’interno dello spogliatoio giallorosso, sollecitato dai più esperti: Totti, De Rossi, Mexes, Perrotta si sono prodigati affinchè si provasse a fare quadrato in occasione della partita di domani. Le aspettative sono molte, e parecchie le perplessità: certo è che con un campionato oramai compromesso, la Champions League rimane unica vetrina importante. Le indiscrezioni della sessione di ieri paiono confermate: il differenziato di Julio Sergio lascia intendere che il testaccino ne saggerà le condizioni fino all’ultimo. In caso di forfait, sembra favorito Alexander Doni. Rientra l’allarme per la mancata presenza di Mirko Vucinic, il quale aveva saltato la seduta di ieri per attacco febbrile: il montenegrino c’è e lavora con il gruppo.
Ore 11.00. Rosa al completo sul campo B del Fulvio Bernardini: disposti in cerchio al centro del campo, i giallorossi si intrattengono a colloquio con Ranieri. Terminato il conciliabolo e con la squadra pronta a cominciare la sessione, Julio Sergio inizia a svolgere differenziato insieme al preparatore Pellizzaro. I tre estremi rimanenti – Doni, Lobont e Pena – svolgono esercizi con gli ostacoli bassi agli ordini di Nanni.
Ore 11.25. Fase atletica legata a un percorso allestito sull’erba dal preparatore Capanna: rosa concentrata anche se non si fatica a scorgere più di un sorriso tra Perrotta e Ranieri. Nel frattempo, Julio Sergio lascia il terreno di gioco scuotendo la testa e dando l’impressione di accusare oltre modo il fastidio muscolare. Tutto lascia presagire che il brasiliano non sarà della gara. Intanto, gli elementi a disposizione di Ranieri effettuano esercitazioni tecniche con lavoro di torello e circolazione palla.
Ore 11.35. Continuano gli esercizi di tecnica: Ranieri chiede di svolgere un lavoro di possesso palla non consentendo au calciatori più di due tocchi del pallone. A bordo campo c’è Daniele Pradè che assiste alla divisione della rosa in due sottoinsiemi. Tra i gialli: Cassetti, N. Burdisso, Mexes, Riise, Perrotta, De Rossi, Simplicio, Menez, Vucinic, Totti. Con fratino rosso: Rosi, G. Burdisso, Juan, Castellini, Loria, Pettinari, Taddei, Greco, Brighi, Borriello. Pettorina bianca per David Pizarro, il playmaker.
Ore 11.55. Termina l’allenamento. Riise è stato tra i più reattivi della sessione ed è anche uno degli ultimi ad abbandonare il terreno.
DA TRIGORIA
L’INVIATO MARCO CALO’