Alla fine non ce l’hanno fatta, e in 200 sono arrivati a Trigoria con tanta rabbia in corpo per chiedere un confronto diretto con squadra e tecnico per il pessimo momento che la Roma sta attraversando sul campo. In campionato pare definitivamente tramontata la possibilità di approdare al quarto posto, ultimo utile per un posto in Champions League e l’ultima prestazione contro la Fiorentina ha lasciato davvero interdetti tutti: non tanto per la sconfitta, quanto piuttosto per le modalità in cui è maturata.
Poco carattere, scarse motivazioni, una squadra flaccida che non ha saputo reagire al momentaneo svantaggio ma si è affossata ancora di più, subendo una batosta sonora nella gara che più contava da qui alla fine. I tifosi hanno chiesto in maniera civile un confronto legato al fatto che sono stufi di dover subire umiliazioni come quella contro la formazione allenata da Prandelli. Ricevuti in delegazione di venti, a rappresentare il pensiero unico che arieggiava in quel di Trigoria, hanno ricordato a Totti e compagni che il gruppo saldo dello scorso anno, unito da un legame di cuore, passione e attaccamento alla maglia sta scomparendo, e anche l’unico obiettivo rimasto, ovvero il quarto posto se ne sta andando.
Trigoria sarà il ritrovo della Roma fino a domenica poichè, in attesa di un ripensamento del Presidente Rosella Sensi, la squadra è stata messa in punizione per lo scarso impegno mostrato nel secondo tempo contro la Fiorentina. Il faccia a faccia tra tifo e squadra ha coinvolto Francesco Totti, Daniele De Rossi, Christian Panucci, Julio Baptista, David Pizarro, Bruno Conti e mister Luciano Spalletti.
I tifosi, oltre a lamentare l’evidenza dello scarso rendimento, hanno voluto sapere per quale motivo siano state ben 12 le espulsioni di questa disgraziata stagione (elemento sintomatico di un eccessivo nervosismo che potrebbe nascere fin dentro lo spogliatoio, ancor prima che sul terreno di gioco), e cosa frulli per la testa a diversi campioni (o presunti tali) nei momenti topici del match. Inutile mettere il dito nella piaga e ricordare che contro la Fiorentina l’unico ad aver disputato una gara a stento sufficiente sia stato l’autore del gol della bandiera giallorosso, Julio Baptista.
Pare inoltre che non vi sia stata soddisfazione nella delegazione dei tifosi all’epilogo del faccia a faccia: non avrebbero in particolare digerito le giustificazioni date dalla squadra e legate alla malasorte, alle pressioni e alla serie di infortuni che ha messo k.o. più di un elemento della rosa. A fine incontro, pare si sia trovato un punto di concordia: l’accordo raggiunto è quello di una tregua (stando alle prime indiscrezioni) ma contro il Chievo servono assolutamente i tre punti altrimenti quella che ora si è manifestata in una mini e civile contestazione rischia di diventare qualcosa di più serio. Il rapporto tra la squadra e il tifo più caldo, insomma, non vive certo momenti di splendore.