Totti, un nuovo ruolo per far vincere la Roma

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 Da Il Corriere dello Sport:

(…)Il suo giocatore di maggiore classe e prestigio ha iniziato il canto del cigno. La banca che si è fatta carico del debito, ha voglia di rientrare. I travagli della Roma, è vero, ne hanno però sempre contrassegnato la sua sofferta vitalità e il risultato di Milano ha fatto dimenticare tutti questi pro blemi con un colpo solo, sciogliendo tanti nodi gordiani con un taglio di Durlindana. Perciò il proble ma del gioco di basso profilo messo in mostra dal la squadra passa in secondo piano, così come non crediamo che Garibaldi e Cavour siano mai stati rimproverati per aver usato metodi dettati dal più piratesco pragmatismo per riunificare l’Italia.

C’è da chiedersi piuttosto, quale possibile Roma potrà mettere in campo Ranieri alla ripresa del campionato. Cominciamo da Totti, che figura or mai a gambe larghe come il colosso di Rodi. La squadra ha dimostrato di potervi passare sotto, andandosene per i fatti suoi, ma il colosso resta, imponente e ingombrante nella sua monumentali tà. La Roma di domani (non parlo di quella del fu turo) deve trovare la maniera di utilizzare Totti in un ruolo diverso da quello che il giocatore ha in terpretato sino a ieri. In attacco Vucinic, Borriello e Menez garantiscono una linea di fuoco da primato. A centrocampo, De Rossi, Pizarro, Simplicio e Brighi offrono buone garanzie di rendimento, supportati da Perrotta e Taddei. In difesa Mexes, Juan, Burdisso e Cassetti sono tornati a buoni livelli di rendimento, in attesa che Riise riacquisti la sua straripante vitalità e che arrivi il difensore di fascia promesso. Il problema di Ranieri è inserire al meglio Totti in questa ricetta, usandolo come il cacio sui maccheroni. Totti è sempre stato un campione atipico, che ha ben figurato nei più diversi ruoli. Ultimamente si era scoperta una vocazione da attaccante arretrato, perché dell’attaccante ha la solidità fisica, oltre alla precisione e potenza del tiro. Ma ormai gli fa difetto lo scatto perentorio e la velocità nei movi menti brevi. E oltretutto, considerati i ritmi incalzanti suggeriti dal calendario, non è possibile pre tendere da lui sempre i novanta minuti. Ma un giocatore della sua classe, può essere usato come la spada di Brenno da gettare sulla bilancia nei momenti decisivi della partita. Sta a Ranieri e al capitano trovare l’accordo. La Roma può solo giovarsene.


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