Prima del Roma-Lazio di ieri sera Francesco Totti deteneva ‘solo’ il primato del numero di derby giocati; ma dopo il rigore del pareggio realizzato ieri sera nella stracittadina il capitano giallorosso ne ha conquistato un altro, vale a dire il maggior numero di reti segnate nelle sfide tra le due squadre della Capitale. Ora Totti in questa classifica è in testa a pari merito con Dino Da Costa e Marco Delvecchio a quota 9 centri. Al termine della partita, ai microfoni di Sky Sport, Totti parlando di questo ennesimo record ha confidato che per lui è “il più bello della carriera, ci tenevo più che a tutti gli altri. Ci sono riuscito e ho ancora la possibilità di superarmi“. Spesso in passato i suoi detrattori lo avevano accusato di essere un giocatore poco decisivo nei derby, sostenendo che non rendeva al meglio delle sue potenzialità perché soffriva troppo la pressione di questa partita, e il capitano dopo l’ennesima prodezza non ha mancato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Hanno sempre detto che al derby non ero decisivo, ma questo record penso parli chiaro”, ha puntualizzato il capitano.
Totti ovviamente ha parlato anche della partita che, iniziata malissimo con la rete di Hernanes, nel secondo tempo la Roma è riuscita ad agguantare grazie al suo rigore, ma che poi non è riuscita a vincere nonostante la superiorità numerica per oltre 20 minuti dopo l’espulsione di Biava. Dalle parole del capitano traspare chiaramente il fatto che per i giallorossi sia stata un’occasione sprecata: “Purtroppo abbiamo buttato via il primo tempo, non siamo riusciti ad entrare subito in partita, non eravamo ben messi in campo e ci hanno messi in difficoltà. Nel secondo tempo invece siamo entrati in campo con un altro spirito, un’altra mentalità e penso che dopo il rigore sbagliato da Hernanes è cambiata la partita. Purtroppo è andata così, peccato perché non siamo riusciti a vincere ma l’importante è anche non aver perso. Ora dobbiamo centrare la finale di Coppa Italia“.
Archiviato il derby la Roma dovrà immediatamente voltare pagina e concentrarsi sul prossimo avversario in campionato, ovvero il Torino, per continuare a rincorrere un piazzamento nelle competizioni europee, che per forza di cose sarà al massimo in Europa League perché il terzo posto dista 10 punti, forse un po troppi a 8 giornate dalla fine del campionato per crederci ancora. Lo stesso Totti ha riconosciuto che realisticamente la Roma dovrà accontentarsi di una qualificazione nelle competizione europea minore: “Il nostro sprint finale deve essere per l’Europa League perché la Champions è lontana, difficile. Adesso dobbiamo cercare di ottenere più risultati possibili”. Quello che la Roma non deve assolutamente fare è rimanere per la terza volta di fila fuori dall’Europa, sarebbe un colpo troppo duro per le ambizioni di questa squadra, con ripercussioni pesanti sia sotto il profilo dell’immagine e del prestigio, che dal punto di vista del bilancio economico.
Maciej Lesiewicz