Totti o non Totti? Perché inutile fare giri parole, cercare spiegazioni, provare a nascondersi dietro un dito. Tra i problemi c’è anche questo, anche se non possiamo non confessare di fare un po’ fatica a pensare al capitano della Roma, al giocatore che ha riscritto l’intero libro dei record societari, come un problema. Eppure qui a Napoli, Totti ha giocato sembrando l’ombra di se stesso, in capace di evitare gli anticipi dei difensori, non riuscendo quasi mai a difendere un pallone, tirando (male) in porta soltanto su calcio di punizione e lo zero nella casella dei gol stagionali realizzati è lì a testimoniarlo, dando la sensazione di essere un corpo estraneo a una squadra che non si riconosce e non riesce più a riconoscere neppure il suo capitano. VERTICE – Certo, non è il momento difficile di Totti l’unico problema della Roma. Comunque non è da escludere che nei prossimi giorni tra il presidente dottoressa Rosella Sensi e il capitano, per provare ad approfondire questo momento difficile, sicuramente il più difficile da quando ha cominciato a giocare nel calcio professionistico. Così come è possibile che la stessa dottoressa Sensi si faccia una chiacchierata con Claudio Ranieri per cercare di trovare la migliore soluzione possibile, per la Roma e per Totti. IN SILENZIO – Nel dopo partita del San Paolo, il numero dieci giallorosso non ha detto una parola, non sottraendosi al rito di autografi e fotografie, ma con una faccia che certamente non era quella dei giorni migliori. E’ il primo a sapere di non essere stato, fin qui, il Totti di sempre. La conseguenza può essere soltanto una: Totti non è più un intoccabile. Ben sapendo, comunque, che qualsiasi residua ambizione della squadra giallorossa non può che passare da un Totti che torna Totti. Cosa che gli auguriamo con tutto il cuore, se non altro per prendersi l’ennesima rivincita di una carriera comunque irripetibile.
Totti non è più intoccabile
di 4 Ottobre 2010Commenta