Stando al Corriere dello Sport – ma non facciamo fatica a condividere quanto affermato – la rinascita della Roma (chiamata a dare seguito ad un periodo di buona forma) potrebbe attribuirsi ad almeno quattro fattori che hanno, ciascuno di essi, un nome e un cognome: il recupero di Francesco Totti, la crescita di Jeremy Menez, il ritorno di Mirko Vucinic e Philippe Mexes ai livelli cui ci hanno abituati.
Ecco il brano testuale:
Il recupero di Totti. La crescita di Menez. Il ritorno di Vucinic e Mexes ai loro livelli. La speranza che Doni e Juan tornino a giocare con continuità. Un calendario che, da qui a Natale, derby a parte, può essere meno impegnativo rispetto alle prime dodici giornate sin qui giocate. Un’infermeria che, toccando ferro, sembra destinata a essere meno affollata. Sono questi i punti su cui Claudio Ranieri conta in questa terza fase della stagione, per una risalita in classifica che possa consentire di trascorrere festività natalizie con le parole qualificazione alla prossima Champions ancora d’attualità.
RILANCIO – Del resto, l’obiettivo è quello, tornare a giocare la coppa che garantisce il cash per poter puntare a fare qualcosa sul mercato. La società lo ha fatto chiaramente capire nella relazione dopo l’ultima assemblea degli azionisti, Claudio Ranieri lo ha ribadito dopo la gara di Milano contro l’Inter, i giocatori lo sottolineano ogni volta che ne hanno l’opportunità pur nella consapevolezza che tutto sarà meno che semplice, complice pure un inizio di stagione in cui le facce preoccupate sono state superiori ai sorrisi. Da qui a Natale saranno cinque le partite di campionato da giocare, tre in casa (Bari, Lazio, Parma) e due in trasferta (Bergamo e Genova contro la Samp), Ranieri punterà a ottimizzare (vero che da un po’ di tempo va assai di moda a Trigoria) al massimo questa cinquina per avvicinarsi al gruppo delle squadre che mirano a un futuro Champions. Nel bilancio della Roma fino a questo punto, non può non pesare una prima parte di calendario decisamente punitiva, basti ricordare che delle dodici gare fin qui disputate, i giallorossi ne hanno giocate sette lontano dall’Olimpico e cinque in casa, cosa che non può certo rappresentare un vantaggio anche se da qualche tempo giocare di fronte ai propri tifosi, per i giallorossi non è proprio il massimo visto il calo di spettatori e, pure, anzi di più, la contestazione quasi generalizzata che c’è in gran parte della tifoseria.
AL LAVORO – Ranieri, come ha sempre detto, punterà forte sul recupero di Francesco Totti. Il capitano della Roma sta proseguendo secondo i tempi prestabiliti il recupero dall’intervento chirurgico al ginocchio, oggi, giornata di riposo per i suoi compagni, sarà a Trigoria per proseguire nel suo lavoro e domani non è escluso che si aggreghi al resto del gruppo. E’ possibile che in questa settimana si sottoponga a una nuova visita di controllo dal professor Mariani (per ora non è stata ancora fissata), poi toccherà a Ranieri decidere se mandarlo subito in campo. Anche perché, proprio nel reparto offensivo il tecnico negli ultimi tempi ha potuto toccare con mano i grandi progressi di un talento come Menez e, pure, il recupero di Vucinic ai livelli a cui il montenegrino aveva abituato negli anni precedenti, due gol realizzati nelle ultime due gare ne sono stati la decisiva conferma.
SERENITA’ – Con Mexes tornato a giocare come sa e può e Burdisso che tornerà a disposizione, Ranieri può pure attendere il completo recupero di Juan. Recupero che resta importante, così come quello di Doni tra i pali, anche se per quest’ultimo si è materializzata la forte concorrenza di Julio Sergio che in questo momento deve essere considerato il titolare. Meglio così perché la concorrenza può fare soltanto bene a una squadra che vuole tornare a pensare in grande. La risposta l’avremo sotto l’albero di Natale.