Da La Repubblica:
Gira che ti rigira, il derby è fatto di tante storie che tornano, statistiche impolverate da tirar fuori e consultare, perché, in fondo, è un mini-campionato nel campionato e i numeri negli anni fanno storia a sé. Per questo non fa effetto pensare che Francesco Totti è il giocatore ad aver giocato più stracittadine romane, con ben 32 presenze. Niente di strano, verrebbe da dire, mentre la stessa sensazione non si può certo avere quando si guarda all’ultima volta in cui Francesco ha segnato alla Lazio: bisogna addirittura tornare alla stagione 2005- 06, la prima con Spalletti in panchina. Era ottobre e Totti aspettava il primogenito Cristian. La moglie Ilary, in tribuna con il pancione, ha così applaudito l’ormai storica esultanza del capitano, quel parto del pallone simulato a bordo campo. Cinque anni fa, per un’astinenza che, in effetti, stona. La Roma aspetta un gol del suo giocatore più rappresentativo in un derby improvvisamente diventato importante per lo scudetto. Un derby che Totti non immaginava così decisivo, così come non se lo aspettava Simone Perrotta, dopo il numero dieci e De Rossi, uno dei veterani dello spogliatoio. E uomo derby, visto che alla Lazio di gol ne ha già fatti due. Cuore e polmone della squadra, il centrocampista, arrivato alla Roma nel 2004, è quello, dopo Totti, ad aver segnato di più alla Lazio (Totti ne ha fatti 6), insieme a Taddei, anche lui a quota due reti contro i cugini. E proprio loro due si giocano una maglia da titolare per domenica, almeno nel caso in cui Ranieri decidesse di continuare sulla strada del tridente, con Totti, Toni e Vucinic.