L’ottimismo di sabato ha lasciato spazio al pessimismo di domenica, quando la diagnosi si è rivelata impietosa: 10-15 giorni di stop. Gli esami di ieri hanno evidenziato una lesione di primo grado per Francesco Totti che non giocherà il derby, a meno di miracoli sportivi.
Dopo la sostituzione contro l’Atalanta il capitano non sentiva più dolore. Dolore che con il passar delle ore è tornato, come al minuto 68 quando l’Olimpico ha tremato vedendo il suo idolo toccarsi la coscia.
Un suo recupero per la stracittadina non è da escludere, ma il rischio di ricadute, soprattutto con problemi muscolari, consiglierebbe di non forzare i tempi.
Tempi che il dottor Michele Gemignani valuterà con attenzione. La pausa per l’impegno della Nazionale consentirà di monitorare al meglio le condizioni di Totti, che dovrà essere frenato per non scendere in campo.
La sua voglia di disputare la partita contro la Lazio si mescola alla voglia fin qui dimostrata di mettersi al servizio di Luis Enrique e dei compagni di squadra, tornando a occupare quel ruolo dietro alle punte, abbandonato nella prima stagione spallettiana.
Scendere in campo contro i biancocelesti diventerebbe sinonimo di azzardo, perché Totti è troppo importante per questa Roma e un suo nuovo infortunio comprometterebbe una stagione che i giallorossi stanno raddrizzando. Motivo che deve spingere lo staff tecnico romanista a rinunciare al numero dieci, perché è meglio perderlo per un match, se pur significativo come il derby, che rischiare di non averlo a disposizione per molti altri.
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