Ecco alcuni estratti dell’intervista proposta dalla rivista “La Roma” al capitano della Roma Francesco Totti:
Il momento della Roma – Quando parte la stagione e non ottieni risultati è facile che la squadra sia circondata da polemiche e critiche: ma la vittoria con i nerazzurri e poi quella col Cluj ci ha caricato e ha dato un segnale positivo a noi e a tutti quanti all’esterno. Per quel che riguarda la mia situazione personale dico che con l’Inter ero dispiaciuto solo perché mi sarebbe piaciuto festeggiare il compleanno con un gol… per fortuna il regalo me lo ha fatto Vucinic. Come ho già detto dalle pagine del mio blog: io non sono mai stato, non sono, né sarò mai un problema per la Roma, che è la squadra che amo.
Su Borriello – Marco è una punta davvero forte: veloce, che fa movimento, dotato di un bel tiro, anche in acrobazia, come avete visto col Cluj. Sono sicuro che continuerà a fare bene con noi e spero ci aiuti a conquistare punti e vittorie sia in Campionato che in Europa.
Obiettivi – Noi dobbiamo pensare gara per gara, come lo scorso anno, cercando di fare più punti possibili e risalendo la classifica… voltarsi indietro non serve a nulla, così come fare tabelle o previsioni: meglio guardare sempre avanti e vivere alla giornata.
La Champions League – Spero di andare anche oltre gli ottavi, dato che la Champions, come sapete, è l’ultimo trofeo importante che manca alla mia bacheca personale: so che la vittoria è un traguardo molto difficile, ma abbiamo una grande squadra e dobbiamo provarci per forza. Non dobbiamo fare calcoli sin da adesso, ogni gara in questa competizione è importante, anche nel girone iniziale, a maggior motivo dopo che abbiamo perso la prima gara in Germania. Per fortuna aver battuto il Cluj nel secondo turno andando a tre punti è stato importante: la vittoria è stata decisiva per darci ancora più convinzione nei nostri mezzi. Ora dobbiamo continuare su questa strada con serenità, determinazione e molta calma. Come abbiamo visto anche i rumeni sono tutt’altro che una squadra debole, hanno qualità e sono messi bene in campo, e pure il Basilea ha dato filo da torcere al Bayern: per andare avanti in Champions, ripeto, si deve giocare sempre al 100%, ogni gara.
I romani – Abbiamo tanti pregi, ad esempio la simpatia, la schiettezza, la generosità e, come tutti, anche qualche neo, come forse il fatto che a volte ci ritengono troppo “caciaroni”. Io come tutti non sono perfetto: ma a dare giudizi su di me devono essere gli altri, soprattutto chi mi conosce bene, come i miei genitori o mia moglie.
Il futuro – Tutti sanno che mi piacerebbe rimanere nel club da dirigente. Se ne è già parlato ma ci penseremo a tempo debito. Adesso voglio giocare e continuare a dare il mio contributo in campo a questa causa, che ho sposato praticamente da bambino e che porto avanti da oltre venti anni.