Francesco Totti dalle colonne del Corriere dello Sport:
Il derby non potrà mai essere per me una partita come tutte le altre. Per chi è nato in questa città e per chi ha vestito una sola maglia ed è tifoso della stessa squadra non potrà mai essere una partita normale. Probabilmente queste sensazioni le posso condividere attualmente con Daniele De Rossi e fino allo scorso anno con Alberto Aquilani. Dall’altra parte non credo che ci siano colleghi che possano vivere la stracittadina con lo stesso stato d’animo. Il derby è importante vincerlo, a prescindere da come si gioca, dall’organizzazione di gioco e dalla qualità espressa. Rimane solo il risultato finale, è quello che conta. Anche per questo è una partita diversa dalle altre.
Probabilmente siamo stati frenati dalla voglia di vincere, quindi non ci siamo espressi sotto l’aspetto del gioco e dell’agonismo come era avvenuto nelle nostre ultime prestazioni. E’ anche vero che sia per noi sia per loro si è fatta sentire la fatica della gara di Coppa.
Sostanzialmente è stata una partita corret-ta, anche se la qualità del gioco, da entrambe le parti, non è stata delle migliori. Sono stato molto contento per tutti i miei compagni di squadra, per chi ha giocato e chi è rimasto fuori, per come è andata la partita. Fino a poche settimane fa tutti eravamo messi in discussione. Ora fortunatamente la situazione è cambiata.
Dopo il derby vinto voglio mettere in evidenza due miei compagni, Julio Sergio e Marco Cassetti, che in questi anni si sono dimostrati due grandi professionisti, oltre che due grandi uomini. Julio si è fatto trovare pronto in un momento molto difficile per la squadra e per un portiere che non gioca da tanto tempo il ritorno tra i pali comporta sempre molte insidie. Inoltre ha sostituito un grande portiere come Doni.
Per quello che riguarda Marco, è stato frenato da alcuni infortuni, ma credo che questo gol lo ripaghi di tutte le sofferenze degli ultimi tempi. Questa rete resterà nella storia della Roma e in quella della sua carriera. Poi segnare sotto la Curva Sud aggiunge qualcosa in più.
Tutti noi ci tenevamo a vincere sia per i tifosi, per la società, per il presidente, per la famiglia Sensi. Ma credo che abbiamo fatto un bel regalo a mister Ranieri, un romanista doc sia nell’animo che nel temperamento. Un allenatore che ha avuto nella sua carriera esperienze molto importanti con club prestigiosi, ma penso che la giornata di ieri per l’uomo sia indimenticabile.
Durante la partita si sono manifestati degli incidenti che hanno fatto interrompere l’incontro per qualche minuto. L’interruzione è avvenuta su indicazione delle autorità di Polizia competenti che hanno chiesto all’arbitro di sospendere la partita affinchè terminassero le esplosioni dei petardi mentre noi aspettavamo soltanto che ci fosse l’ok per riprendere. Spesso nel derby gli incidenti non si verificano in curva, ma in tribuna Tevere, dove le due tifoserie sono a stretto contatto tra loro. Mi chiedo, senza nulla toglie-re agli organismi preposti: perché non lasciare la tribuna Tevere alla società ospitante, riservandola a una sola tifoseria? E’ vero che si rinuncerebbe a qualcosa sull’incasso, ma migliorerebbe la sicurezza dei tifosi stessi e in particolare garantirebbe l’incolumità dei bambini che vanno a vedere la partita in quel settore.
Si mormora e si sussurra molto sulla mia esultanza a fine partita. Mi hanno anche riferito qualcosa e a caldo mi sono chiarito sul campo con Baronio. Credo di non aver offeso nessuno, sono andato a festeggiare sotto la mia curva e non come qualche collega dell’altra sponda ha fatto in precedenti derby sotto il settore dei nostri tifosi. Negli ultimi anni quando abbiamo vinto dei trofei non abbiamo rivolto cori di scherno all’indirizzo della Lazio, mentre i colleghi biancazzurri sia dopo la Coppa Italia che dopo la Supercoppa hanno rivolto cori contro di noi e hanno festeggiato con maglie celebrative, alcune delle quali raffiguravano la mia immagine. Ma questo fa parte dello sfottò del derby e probabilmente chi si è sentito colpito non ha esperienza della città di Roma, nè appartiene alla storia della partita.
Domenica ci attende un impegno difficile contro la Samp, una delle squadre rivelazione di inizio campionato. Giocheremo in uno stadio dove i tifosi si fanno sentire. Non dobbiamo portarci dietro l’entusiasmo del derby, ma dobbiamo pensare sin da domani, alla ripresa, al prossimo impegno, che sarà un importante crocevia per raggiungere le posizioni che ci competono. Abbiamo visto domenica il Milan battere la Samp, ma questo non deve illuderci perché troveremo una squadra organizzata, con un allenatore scrupoloso e attento a tutti i dettagli della partita.
Con la sconfitta dell’Inter, il campionato in parte potrebbe essersi riaperto, anche se la squadra di Mourinho resta la favorita, mentre in coda è ancora tutto da giocare. Credo che una delle squadre del momento sia il Chievo, che ha dimostrato, sul difficile campo di Livorno, di avere le carte in regola per salvarsi.