Totti: “Roma, sono pronto”

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 Come ogni settimana è arrivato l’appuntamento con Francesco Totti sulle colonne de Il Corriere dello Sport. Ecco le parole del capitano giallorosso:

Solo lo sport e il calcio in particolare oggi riescono a far vivere giornate così emo­zionanti per i tifosi. Sabato la passione, la tecnica, l’agonismo sono andate di scena al­lo stadio Olimpico e queste tre componenti ci hanno permesso di battere l’Inter, una grande squadra, guidata da un grande alle­natore, con una rosa importante di giocato­ri a livello mondiale.
Credo che a qualsiasi calciatore sarebbe piaciuto giocare il big match di sabato sera, uno spettacolo vedere tutte quelle persone in un Olimpico pieno in ogni ordine di posti, emozionante vedere e sentire i nostri tifosi cantare e sostenerci per tutta la partita.
Questa è anche una vit­toria della società per la poli­tica dei prezzi che ha attuato: ha dato la possibilità a molti tifosi e appassionati di segui­re la squadra senza dover sopportare un esborso eco­nomico molto elevato. Sono sicuro che anche nelle pros­sime partite verrà attuata lo stessa politica, che consenti­rà ai tifosi di stare al nostro fianco in questo rush finale. Nella storia recente della Roma, partite come quella di sabato ne abbiamo giocate tante, anche più importanti, ma spesso non sono finite be­ne. Certo, il palo di Milito ha provocato a me e a tutti i tifo­si uno shock, io ho perso dieci chili, ma per fortuna è stato solo un grande spavento. So­no stato molto contento perché ancora una volta il gruppo è stato la nostra arma vincen­te. Questa è sempre stata una mia convinzio­ne, dall’inizio del campionato e negli anni passati. Chiunque è arrivato da noi, si è sem­pre inserito alla grande, basti pensare a Burdisso e Toni, che sembra che giochino con noi da una vita. Arrivati a questo punto ci crediamo, abbiamo il dovere di crederci fino alla fine e poi tireremo le conclusioni.
Credo che la nostra società abbia una sto­ria unica al mondo, una proprietà composta da una famiglia di tifosi e dal nostro presi­dente che è il nostro primo tifoso, oltre due tra i più importanti dirigenti come Bruno Conti e Daniele Pradè che sono romani e ro­manisti per la pelle. L’allenatore Ranieri, nato e cresciuto calcisticamente nella Ro­ma, è sicuramente sempre stato nostro tifo­so, per non parlare di me e De Rossi, capi­tano e vice capitano, che siamo cresciuti nel settore giovanile e siamo entrambi tifosi ap­passionati. E’ difficile trovare nel mondo un club di calcio che riconosca queste figure di profes­sionisti che sono anche i primi tifosi della squadra.
Probabilmente questo è un valore aggiunto, perché tutto quello che facciamo è sempre in funzione del bene della nostra Roma. Sabato sarà una partita importante, deci­siva, sicuramente ci saranno tanti, tantissi­mi tifosi che ci sosterranno come nella trasferta del­l’anno dello scudetto. So­no sicuro che i nostri tifosi avranno un comporta­mento civile ed educato che permette­rà loro di par­tecipare an­che alle pros­sime trasferte senza incor­rere in inutili sanzioni e divieti. Abbiamo bisogno del loro sostegno in questo finale di campionato.


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