Francesco Totti non ha certo gradito la sostituzione voluta da Claudio Ranieri appena dopo il rosso a Nicolas Burdisso. La gara contro il Cagliari voleva giocarla, invece ha assistito dalla panchina per 65′ per volontà del testaccino. Come l’ha presa il Capitano? Ce ne parla Il Messaggero edizione odierna:
Sta insieme con un bambino, che gli chiede una foto. Un autografo. Non c’è molta voglia di sorridere per Francesco Totti, che però si presta lo stesso, anche alla battuta. E’ dalle parti della sala interviste, nella pancia del Sant’Elia. Un cappellino rosa, la faccia un po’ nera, quantomeno delusa, per la sconfitta e non solo. «Come va? Meritavamo il pareggio…», sdrammatizza il capitano, esorcizzando così la brutta figura in Sardegna. Da Cagliari esce sconfitto con la sua Roma, anche se lui questa partita l’ha giocata fino all’espulsione di N.Burdisso. E il perché proprio non l’ha capito, anche se Ranieri gli ha spiegato la sostituzione. Francesco è l’immolato di turno. «C‘è una partita mercoledì in Champions…».Come l’ ha presa? Non bene, ma ci sta. «Sono cose che succedono, del resto che dovevo fare? Mi ha detto che ha pensato alla partita con il Bayern, e sono uscito», dice.
E la sconfitta,quanto pesa? «E’stata netta, ma non sono preoccupato. Del resto siamo solo all’inizio.Guardiamo il lato positivo: abbiamo un punto in più rispetto alla passata stagione». Un contentino. Benedetto quel punticino contro il Cesena. «Ora dobbiamo essere in grado di ripartire. Tenere accesi i fari, sennò ci sarà da soffrire». Già, per ora è buio, buio pesto. Cinque gol la Roma non li prendeva da una vita. N. Burdisso non cerca scusa. «E’ tutta colpa mia. La partita è cambiata per colpa della mia espulsione. Non volevo fare male a Conti, sono entrato in maniera scomposta. Spero che Daniele torni in campo prima di me. Purtroppo non sono in condizione, ho cominciato più tardi rispetto agli altri. Spero di potermi rifare presto». Spera di rifarsi presto anche D. Conti, che ha rimediato trenta punti di sutura. Sembra non ci siano lesioni. «Diciamo che Daniele sta meglio della Roma», la battuta di papà Bruno. Battuta fino a un certo punto.
