Da Il Romanista:
Paulo Roberto Falcao vinse lo scudetto nella settimana fra Juventus e Pisa perché andò in Rai a farsi intervistare da Minoli a dire che «la Roma vincerà sicuramente il campionato». Era il momento più difficile di quell’anno magico, avevamo perso in casa con la Juve, il mondo tremava e il Divino fece la sua mossa. “Calma non è successo niente” era il sottotitolo di quel gesto.
La Roma vinse a Pisa e a maggio. Ieri Francesco Totti ne ha fatto uno simile: attraverso il Corsport ha voluto far sapere a tutti che da qui alla fine del campionato la Roma è una, unita, forte in tutte le sue componenti, che non c’è spazio per nessuno che non abbia in testa solo una cosa: quella. Inizia dai romani e dai romanisti, per partire dal sicuro: “Credo che la nostra società abbia una storia unica al mondo, una proprietà composta da una famiglia di tifosi e dal nostro presidente che è il nostro primo tifoso, oltre due tra i più importanti dirigenti come Bruno Conti e Daniele Pradè che sono romani e romanisti per la pelle. L’allenatore Ranieri, nato e cresciuto calcisticamente nella Roma, è sicuramente sempre stato nostro tifoso, per non parlare di me e De Rossi, capitano e vice capitano, che siamo cresciuti nel settore giovanile e siamo entrambi tifosi appassionati. E’ difficile trovare nel mondo un club di calcio che riconosca queste figure di professionisti che sono anche i primi tifosi della squadra. Probabilmente questo è un valore aggiunto, perché tutto quello che facciamo è sempre in funzione del bene della nostra Roma”.