Appena cinque punti dopo cinque giornate di campionato. Non se lo apettava Claudio Ranieri, dopo una stagione conclusa tra i rimpianti di un titolo solo sfiorato e la consapevolezza di aver costruito un piccolo miracolo sportivo. Anche per questo, l’amarezza della partenza al rallentatore si è fatta sentire, sia nell’ambiente, sia all’interno delle mura di Trigoria. I successi contro Inter e Cluj, però, segnano l’inizio di un nuovo momento: “L’inizio di stagione in tono ridotto non era nei nostri piani – ammette il tecnico – ma ci stiamo riprendendo, era importante”.
“RESTARE AI VERTICI” – Domani la squadra partirà per Napoli. Domenica, l’incontro con un avversario in grande forma, ma che in casa non ha ancora vinto (pari con il Bari e kappaò con il Chievo), e che al San Paolo non batte la Roma addirittura da 13 anni. Pericolo numero uno Cavani, già trascinatore della squadra: “Ranieri non si fida: “Mi aspetto di vedere la squadra continuare a giocare come sta facendo, con qualità e carattere. La personalità dell’anno scorso, ci ha portato ad arrivare secondi, a un soffio dal sogno. Sono 10 anni, dall’era Sensi, che questa squadra sta sempre ai vertici, poi può capitare di sbagliare una stagione. Anche l’anno scorso la Roma ha fatto grandissime cose”. Più difficile, però, ripetersi. Anche perché le squadre che lo scorso anno hanno fallito sono a caccia di rivincite. “Prevedo un campionato molto combattuto – ammette Ranieri – con molte squadre in lotta per lo scudetto e per le coppe europee”.
“ATTENZIONE A CAVANI” – Pensa al Napoli anche Cassetti, che dopo un’ora in panchina nel match contro il Cluj tornerà a giocare dall’inizio: “Negli ultimi anni abbiamo fatto ottime prestazioni a Napoli e loro hanno faticato in casa in questo inizio”. Il pericolo numero uno, Cavani, già trascinatore dell’attacco azzurro. “Sapevo che era un bel giocatore già a Palermo – ricorda Cassetti – quest’anno ha dimostrato di essere ancora più cinico sottoporta. Ha fatto anche un buon mondiale con l’Uruguay, sarà difficile affrontarlo“. Dalla sua, la Roma potrà contare su Borriello. Due grandi attaccanti a confronto. Ma non chiedete a Cassetti di scegliere, la risposta è fin troppo scontata: “Mi tengo tutta la vita il nostro, anche perché Marco sta facendo benissimo”.
“ALLENATORE MAI” – Protagonista di un nuovo spot Vodafone, a ore sulle tv di tutta Italia. Prossimo ospite di Domenica In (ma solo per la sosta del campionato). Francesco Totti è sempre più un uomo copertina anche fuori dal rettangolo di gioco. Come dimostra in un’intervista a Verissimo, in onda domani, in cui il capitano della Roma racconta le attese per un futuro a cui i tifosi della Roma non vogliono pensare: “Non so ancora cosa farò quando avrò smesso – racconta Totti – ma certamente non farò l’allenatore, perché sono troppo buono. Ci vuole polso: scegliere la formazione, mandare alcuni tuoi giocatori in tribuna. Preferisco evitare, mi farebbe stare troppo male”. Dal campo alla vita privata il passo ormai è breve. Per anni Totti ha raccontato di desiderare una famiglia molto larga. Oggi, dopo la nascita dei due figli Cristian e Chanel, l’obiettivo non è cambiato: “Per il momento due figli vanno bene, ma appena riusciamo a cambiare casa e allargarci un po’, io e Ilary (la moglie, presentatrice del programma Le Iene) ci mettiamo sotto per fare il terzo figlio”. Chiusura sull’alimentazione: elemento importante per calciatori e showgirl: “Ormai a casa – sorride Totti – mangiamo solo pane e acqua: se prima mangiavamo dodici o tredici maccheroni a testa, adesso sono solo sei o sette, perché Ilary è a dieta”.
Totti: “Non farò mai l’allenatore”
di 1 Ottobre 2010Commenta