Luca Toni e la Roma. Lo scudetto. Il futuro – Capitale o Bayern Monaco? – e i Mondiali 2010 in SudAfrica. Pensi all’attaccante e ti viene da collegarlo, specialmente adesso, a una marea di argomenti tutti attuali. Il derby vinto contrro la Lazio, il primo della sua carriera; la voglia di vederlo tornare a segnare; il feeling con Farncesco Totti, tanto evidente fuori dal campo quanto ancora acerbo sul terreno di gioco; le freschissime dichiarazioni di Karl Heinze Rummenigge che ha aperto uno spiraglio all’ipotesi che i bavaresi possano lasciare libero l’ariete di accasarsi dove gli pare. A Luciano Moggi no, perchè – a memoria – con l’ex dirigente bianconero radiato dal mondo del calcio, lui non c’ha avuto nulla a che fare. Parleresti di un sacco di cose, se ce l’avessi davanti. Ma non ce l’hai: allora non resta che fargli visita, in maniera continuativa, sulle pagine del sito uficiale dove, in modo frequente, i pensieri di Luca Toni vengono fuori da soli. Nessuno che gli fa domande, lì, ma solo il reale fluisso della mente di Toni. Oggi, il Campione del Mondo in carica ha evitato di toccare ciascuno degli argomenti appena enunciati, mostrando di avere un solo chiodo fisso. Il Parma. Quasi a dimostrazione del fatto che la determinazione che si respira nello spogliatoio capitolino è la stessa che porta i giallorossi a continuare come sempre. Un passo alla volta. Nessuna sovrapposizione inutile, nessuna fuga in avanti. Il resto, semmai, verrà da solo.
“Smaltita la delusione di domenica scorsa, torno a scrivervi dopo qualche giorno. Adesso dobbiamo concentrarci sui prossimi match, a partire da questo sabato contro il Parma, e dare il meglio di noi in queste ultime tre partite di campionato. Nel frattempo aspettiamo che magari l’Inter compia un passo falso“. Qualche giorno di latitanza che si va a giustificare con una sconfitta che ha tramortito un po’ tutti. Senza – sia chiaro – ammazzare nessuno. Perchè poi, lo dicono i fatti, l’Olimpico di domenica sera è stato uno spettacolo ancor più intenso a fine gara che all’inizio del match. Perchè – numeri alla mano – al Tardini ci sarà l’ennesimo esodo capitolino cui questo finale di stagione ha abituato, 5500 anime giallorosse a dannarsi per dare seguito a un sogno che rimarrà sogno perpetuo. Vada come vada. Una spinta efficace anche per garantire a Luca Toni un finale di stagione in maglia giallorossa che – tornasse a Monaco di Baviera, rimanesse sotto il Cupolone – in ogni caso non potrà mai dimenticare. Intanto, anche per preparare la strada a un dialogo civile e all’insegna del buon senso con la dirigenza tedesca, Toni mostra di non dimenticare d’essere un tesserato del Bayern Monaco. “Oltre a ciò, ci tengo a fare tanti complimenti ai miei ex compagni di squadra del Bayern Monaco per essere arrivati alla finale di Champions League a Madrid!“. Tanto, lo sanno anche i crucchi. Detti così per un adattamento del “Grünkohl”, che significa “cavolo ricchio” e che viene consumato con frequenza in Germania. Che lui, lassù, non ci vuole più tornare.