Roma-Lecce, Luis Enrique ha scelto il trio Lamela-Totti-Osvaldo

 Lamela, Totti e Osvaldo andranno all’attacco del Lecce dell’ex Eusebio Di Francesco.

Sono questi tre giocatori che Luis Enrique ha scelto per il posticipo domenicale dell’Olimpico.

L’argentino allenamento dopo allenamento, partita dopo partita sta convincendo sempre di più il tecnico asturiano, che è entusiasta del suo talento e della sua determinazione. Il sudamericano è in un finto ballottaggio con il capitano.

Finto perché entrambi giocheranno con i giallorossi salentini, ma ancora non si conosce la loro esatta posizione. I ruoli contesi sono trequartista e seconda punta.

La sensazione è che, almeno all’inizio, l’ex River Plate giochi alle spalle del numero dieci e di Osvaldo.

Roma-Lecce, Heinze per sostituire l’infortunato Burdisso

 Il ginocchio di Nicolas Burdisso ha fatto crac. Nella gara fra Argentina e Colombia, valevole per le qualificazione al Mondiale di Brasile 2014, il difensore giallorosso si è scontrato con un avversario, rimanendo dolorante a terra.

Al momento lo staff sanitario dell’Albiceleste non si è sbilanciato sull’entità dell’infortunio, ma sembra che il Bandito abbia subito la rottura del legamento del ginocchio sinistro.

Se la diagnosi venisse confermato, l’ex Boca dovrà rimanere fermo a lungo. Domani è previsto il suo rientro in Italia per essere visitato attentamente dalla struttura sanitaria di cui si avvale la Roma.

Luis Enrique, per Roma-Lecce la squadra è quasi fatta

 La partita di Novara è stato lo spartiacque per le decisioni di Luis Enrique.

Il tecnico asturiano ha capito su quali giocatori puntare e soprattutto in quale parte del campo farli giocare.

E infatti per la gara contro il Lecce, il centrocampo è già fatto, a meno, ovviamente, di qualche malanno muscolare.

Gago, De Rossi e Pjanic sono i tre che dovranno giocare nella zona nevralgica del campo. Luis Enrique schiererà ancora l’argentino davanti alla difesa, lasciando la possibilità a De Rossi di inserirsi in avanti con maggior continuità.

Il nazionale azzurro, infatti, partita dopo partita sta cambiando il suo raggio d’azione.

Roma-Lecce: Kjaer supera Cassetti e Heinze

 Lo choc del derby è alle spalle, l’infortunio anche. Simon Kjaer è pronto a ripartire e contro il Lecce farà coppia con Nicolas Burdisso.

Con Marco Cassetti che non convince e con Gabriel Heinze che ha qualche problema con Luis Enrique (Juan è ai box), sarà il danese a scendere in campo contro la squadra dell’ex Eusebio Di Francesco.

Il difensore scandinavo, voluto fortissimamente dal ds Walter Sabatini, vuole scrollarsi di dosso un inizio di stagione a dir poco deludente.

Infortunati Roma: Totti, Kjaer e Borini stanno meglio

 I due allenamenti svolti con i compagni avvicinano Francesco Totti al Lecce.

Il capitano è guarito sotto il punto di vista clinico, ora dovrà recuperare il tono muscolare dopo i 40 giorni di stop, che l’hanno costretto a saltare Lazio, Palermo, Genoa, Milan e Novara.

La pausa per la Nazionale aumenta le speranza di rivedere in campo il numero dieci contro la squadra dell’ex Eusebio Di Francesco, che dopo la vittoria di Cesena vede un po’ più salda la sua panchina.

Totti: in dubbio anche per Roma-Lecce

 Quella che sembrava essere una formalità è diventata una speranza. Francesco Totti è in dubbio anche per la partita contro il Lecce.

Il dolore al tendine blocca il rientro in campo del capitano, il cui recupero sta aumentando sempre di più. Il numero dieci si è infortunato contro l’Atalanta e a quindici giorni dal derby la sua presenza non era in discussione.

Con il passar dei giorni la stracittadina si è trasformata in un miracolo così come Palermo, Genoa, Milan e Novara.

Si pensava che contro la squadra dell’ex Di Francesco potesse rientrare e, invece, ieri si è appreso che difficilmente sarà del match.

Bertolacci: “Sarebbe un sogno tornare a Roma”

 Dal Romanista:

Appena una manciata di presenze lo scorso anno in mezza stagione in Serie B, una maturità e un’importanza fondamentale in A quest’anno. Se il Lecce, a fine stagione, si ritroverà a festeggiare la permanenza nella massima serie, molto del merito sarà di Andrea Bertolacci, centrocampista dal grande talento e dal sinistro vellutato di proprietà della Roma che ieri, al via del Mare, è stato autore della doppietta che ha steso l’Udinese. Una squadra che non perdeva dal 19 dicembre, non prendeva gol da 703’ e che, tra primo e secondo tempo, è stata letteralmente incapace di arginare la voglia di Bertolacci di vivere una giornata che lui stesso, a fine partita, ha definito «da ricordare». Il nostro obiettivo – racconta – era non perdere, ma poi quando ci siamo resi conto che stavamo dominando una big come l’Udinese ci abbiamo creduto».

E’ nato il figlio di Vucinic

 Dal Romanista:

Un destino da numero 1. Così come il suo papà o, per dirlo nell’altra sua lingua, tata. Aleksandar Vucinic è nato ieri, primo novembre, Mirko ha visto la luce sempre il primo giorno del mese, solo che era ottobre e, da quel giorno, sono passati ventisette anni. L’età giusta per diventare padre, per non sentirsi più solo ragazzo ma uomo, pronto a dire a tutti: «Sono il più felice del mondo». Lo è davvero, l’attaccante venuto dal Montenegro, cresciuto a Lecce e sbocciato definitivamente a Roma, per la gioia più grande della sua vita.

Ulivieri: “Totti, il rosso è scelta di Gervasoni”

 L’intervento di Renzo Ulivieri, allenatore ma anche presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC), in merito al cartelino rosso sventolato da Andrea Gervasoni a Francesco Totti nel corso di Roma-Lecce tende a ribadire il concetto per cui la decisione arbitrale si adatta alle norme del regolamento. Il direttore di gara, ribadisce Ulivieri, avrebbe anche potuto sanzionare con un giallo ma la discrezionalità è in ogni caso sua:

Il “Vamos” di Burdisso

 Dal Romanista:

Gervasoni fischia la fine del primo tempo e l’Olimpico fischia la Roma. I tifosi non ci stanno, temono un nuovo passo falso in casa, come contro Cesena e Bologna. I giocatori del Lecce rientrano nello spogliatoio, seguiti subito dopo da quelli romanisti. Nicolas Burdisso si sistema lo scarpino, è tra gli ultimi ad imboccare il tunnel. Prima di lasciare il rettangolo verde, guarda la Curva Sud senza striscioni, di giallorosso c’è ben poco. A parte il suo temperamento. Perché il Bandito, sangue argentino e cuore romanista, non ci sta. Apre la porta dello spogliatoio, raggiunge i compagni, qualcuno non riesce a capire il perché dei fischi: «Abbiamo creato tanto, ci sta dicendo male», è il coro pressoché unanime. Ranieri parla a Cassetti, gli chiede come sta. L’atmosfera è tesa, perché la Roma ha voglia (e bisogno) di vincere. Nicolas guarda tutti negli occhi: «Questa la vinciamo», dice. Prevede. Lo sente. Lo spera. Lo sa. È tornato il Bandito, a patto che se ne sia mai andato.

Totti: la rabbia e le accuse

 Dal Romanista:

Una situazione che ha amplificato una reazione che di fatto non c’è stata e che al capitano ha dato parecchio fastidio. Niente derby, dunque. In attesa della decisione del giudice sportivo, questa è l’unica certezza. E dire che tutte le cose sembravano cominciare ad avere un senso, anche quelle più incomprensibili. Come un’astinenza dal gol che così lunga non gli era praticamente mai capitata. Perché Totti, che ha sempre fatto gol a grappoli, non è andato a segno fino alla nona giornata di campionato? La risposta era lì, pronta: perché alla decima c’è la Lazio.

Il Bandito e il Campione

 Da Il Romanista:

E´ tornato il Bandito. Dopo una settimana di ‘riposo’, a Parma Ranieri gli ha preferito Mexes, Nicolas è tornato titolare al centro della difesa giallorossa. E lo ha fatto nel migliore dei modi, cominciando a rispondere sul campo a chi si cominciava a chiedere se quegli otto milioni pagati ad agosto per il suo cartellino non fossero troppi. Nicolas, uno da sempre abituato a essere leader, non viene da un momento positivo, e la sua esultanza dopo il gol è tutta da raccontare. Dopo la ´capocciata´ che ha portato in vantaggio la Roma ha prima gridato ´Vamos´ e poi è corso ad abbracciare il fratello Guillermo, ripescato in panchina solo dopo la febbre di Mexes. Un abbraccio tenero, umano, tra due fratelli che stanno condividendo un momento delicato delle rispettive carriere. Un abbraccio che è poi stato soffocato da quello di tutti i compagni di squadra. La Roma ha giocato una buona partita, magari ha sofferto un po´ troppo in fase difensiva, ma ha meritato di vincere. E Burdisso è stato senza dubbio uno dei migliori in campo. “Si abbiamo fatto una buona gara. Il Lecce gioca un bel calcio ci ha messo anche in difficoltà in qualche momento della partita e noi siamo stati bravi ad avere pazienza e a vincere questa partita, la seconda consecutiva dopo Parma in cui non prendiamo gol. Per noi è molto importante, adesso c´è Basilea in Champions, poi il derby, la Fiorentina e la Juve. Dovevamo vincere per non lasciar scappare la Lazio”.

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