Dall’Inghilterra: Ancelotti vicino alla Roma

Secondo quanto riportato dal “News Of The World”, Carlo Ancelotti sarebbe molto vicino alla panchina della Roma. Il momento difficile che sta vivendo l’allenatore italiano al Chelsea con sconfitte pesanti

Ranieri: “Per il 2011 prometto impegno e umiltà. Vogliamo migliorarci…”

 Dopo Rosella Sensi ecco gli auguri di Mister Claudio Ranieri ai microfoni di Roma Channel:

Con Claudio Ranieri per augurare buon 2011. Pochi conoscono questo pubblico come lei…
‘E’ cambiato tutto da quando io andavo allo stadio 30 anni fa, ma il pubblico è quello’
Cosa augura al tifoso della Roma e quindi a C. Ranieri?
‘Di migliorare. Siamo stati i più vincenti nel 2010, speriamo di esserlo nel campionato. Promettiamo sacrificio e umiltà. Dobbiamo insistere perché l’anno scorso non è stato sufficiente….’
C’è una partita che le ha dato più emozioni?
“No, tutto, faccio questo lavoro per tutte le emozioni che dà, il pathos che ti prende nella partita nello svolgimento, è logico che i derby hanno qualcosa in più, ma io sono legato a tutte le patrite perché è quello che hai fatto. Legarsi ad una partita no.”
La soddisfazioni per le tante vittorie del 2010…
“Cose che mi hanno fatto piacere, ma vorrei portare a casa qualcosa di importante.”

Pizarro & Ranieri, il futuro è in bilico

 Dal Corriere della Sera:

Da titolare inamovibile a precario, per non dire panchinaro. La parabola di David Pizarro nella Roma somiglia a una repentina eclissi: per anni fulcro del gioco, ora non pare più indispensabile a Claudio Ranieri. (…) Di confronti anche vivaci, come dopo Roma-Basilea, ce ne sono stati, ma a «declassare» il cileno hanno contribuito altri fattori. Virus intestinale a parte, valido per motivare la singola esclusione come il pantano di Verona, c’è la presunta incompatibilità con De Rossi nel 4-3-1-2 e la considerazione aumentata per uomini mai utilizzati nei primi due mesi di stagione come Simplicio e Greco. Problemi tattici, fisici e di rapporti. 

Roma, Ranieri e quattro mesi di fuoco: visto Moratti con Benitez?

 PER CAPIRE. Si immagini uno come Mourinho presentarsi per mesi in conferenza stampa con un mazzo di fiori per ciascun giornalista. Spettatori sconvolti, ne morirebbero gli stessi giornalisti. Forse appassirebbero seduta stante pure i fiori. Per questo, volenti o nolenti, alcune constatazioni spiazzano proprio mentre irrompono con veemenza. D’improvviso, il vento è cambiato. Da alter ego di una mentalità diametralmente opposta – alla Mourinho, diremmo per intenderci – Claudio Ranieri si è di punto in bianco trasformato. Non più il volto della serenità, non più l’emblema di un modo pacato e signorile di intendere il calcio e affrontare ciò che gli gravita intorno ma la trasposizione di maniere “crude e gagliarde”. Nei confronti della squadra, nei confronti della stampa. Rispetto ad accuse e critiche, continua a esserci, da parte del testaccino, una necessità non sempre comprensibile di difendersi, fuori dal rettangolo di gioco, attaccando. Mentre in campo, la rosa sembra dover seguire alla lettera un dogma: quello di badare alla fase di retroguardia prima ancora che a quella offensiva. Ossimori. Solo nei confronti dei tifosi, per i quali le parole spese dal tecnico giallorosso non hanno mai peccato di mancanza d’affetto e riconoscenza, il romano ha saputo conservare coerenza rispetto alle vecchie maniere.

CONTESTO. Non è la cavalcata inattacabile sotto ogni punto di vista della passata stagione, semmai un periodo di complessità più o meno marcate ed evidenti: la Roma di inizio campionato sembrava un gruppo a pezzi e da ricostruire. Si è parlato, allorchè i risultati non arrivavano, della mancanza di motivazioni, di una preparazione atletica criticabile, di non-gioco: il campo mostrava calciatori fiacchi mentalmente e stanchi fisicamente. In quattr’e quattro otto, il clima da “famiglia allargata” di Riscone di Brunico – con una fetta cospicua di tifosi al seguito (quale altro tifo può vantare un credito simile nei confronti dei calciatori che ne rappresentano il club?) è parso sfaldarsi. Ha inciso la confusione di una società parsa tale, troppe volte, solo sulla carta: di fatto, il periodo lunghissimo del passaggio di consegne dalla famiglia Sensi al fantomatico prossimo presidente non è indolore e ha prodotto momenti di evidente confusione. Gli strascichi di un mercato nel complesso più che sufficiente ma sempre risicato e centellinato a causa di impedimenti oggettivi (no money, no fenomeni) si sono affievoliti solo quando Unicredit ha garantito il lasciapassare per mettere le mani sul cartellino di Marco Borriello. Neppure la banca, tuttavia, ha potuto risolvere le situazioni di criticità contrattuali di alcune pedine della squadra (Mexes su tutti) e dello stesso Ranieri. Il testaccino andrà in scadenza la prossima estate e, nonostante le migliaia di garanzie ricevute da Rosella Sensi in merito al rinnovo, non ha ancora prolungato. E non certo per volontà sua.

PRIME VOCI. Dati di fatto: Ranieri cambia modo di approcciarsi a situazione e persone in corso d’opera. Scelta ponderata? Cominciamo con la realtà oggettiva che aiuta ad avere il quadro: a montare malumore e preoccupazione nel testaccino, quindi, c’è evidentemente il continuo procrastinarsi dei termini di accordo con il club per rinsaldare patto e rapporto. “Basta una stretta di mano”; “ci si vede presto”; “nessun problema”; “mi basta la parola”. Che non sia proprio come la facciata lascerebbe intendere, tuttavia, lo si capisce con il passare dei giorni, la carenza di risultati, le prime voci a infiammare l’ambiente già tossico. Caratteri cubitali di una stampa che non fa nulla di più e nulla di meno rispetto al solito: raccoglie tasselli e li mette in fila. Ricostruzioni da ottobre 2010: “Lippi in arrivo”; “Sondaggio per Ancelotti”; “Ranieri rischia l’esonero”; “Domenica decisiva per il testaccino”. Soprattutto l’ultimo, è un titolo letto con cadenza frequente: più di un appello, per l’allenatore, che ha vissuto con l’ombra di un nuovo tecnico per un mese abbondante.

Ranieri e l’anno che verrà

 Dal Romanista:

«E’ stato un 2010 bello, entusiasmante. Lo ricorderò sempre con grande piacere». Così Claudio Ranieri definisce l’anno che, calcisticamente parlando, è già terminato. Dodici mesi fatti di tanti alti e pochi bassi. Trecentosessantacinque giorni scanditi da grandi imprese e poche ma cocenti (vedi la partita con la Samp) delusioni. Il tecnico giallorosso ha raccontato il 2010 della sua squadra in una lunga intervista andata in onda su Mediaset Premium, ma il pensiero è al 2011 che sta per arrivare. Un anno in cui la Roma, è questa la speranza del tecnico giallorosso, può finalmente portare a casa un titolo che ormai manca da tanto, troppo, tempo. «Per il 2011 vogliamo migliorare il 2010 che è stato un anno bellissimo per la Roma. Speriamo che il 2011 sia ancora più bello e più importante per tutti quanti noi tifosi e addetti ai lavori della Roma».

Ranieri: “A dieci punti dal Milan? E’ colpa nostra”

 Dalla Repubblica:

Per qualcuno il venerdì 17 è giorno nefasto. Non certo per la Roma, che dall’urna di Nyon estrae lo Shakhtar, forse l’avversario (ma solo sulla carta) meno impegnativo, tra i “papabili” per gli ottavi di Champions. Un sorteggio che a marzo manderà la Roma in Ucraina, a Donetsk. Proprio nel giorno in cui la Capitale, come per vestirsi a tema, accoglie la prima neve dell’inverno. Ranieri pesa l’avversario: “Sorteggio favorevole? Non avevo favorite, spero solo di arrivare in forma a una gara da dentro o fuori. Sono una squadra, tecnica e con buone individualità. Nei 2 precedenti, una gara l’ha vinta la Roma, un’altra loro”. Un avversario forse sottovalutato: “Hanno vinto 5 partite su 6 nella fase a gironi, sarà una gran bella partita”, spiega il tecnico. Che, però, in una Trigoria avvolta dai fiocchi bianchi, vuole pensare soprattutto al prossimo impegno, contro il Milan domani a San Siro, match che chiuderà il 2010 della Roma fatto di alti e di bassi: “Ma se ci sono la colpa è solo nostra”.

Milan-Roma, Ranieri: “Gioca Doni, per Pizarro recupero graduale”

 Le parole di Claudio Ranieri nel corso della conferenza stampa della vigilia di Milan Roma:
MILAN.
“Con Allegri è totalmente cambiato, pressa e verticalizza subito. E’ primo meritatamente. Gioca bene non sono attendisti come prima ma giocano. Cassano? Avranno una pedina in più. Ultimo treno per lo scudetto? E’ una partita che vale molto, se stiamo a dieci punti di distanza vuol dire che dobbiamo lavorare di più per migliorare il 2010”.
FORMAZIONE. “Vucinic ha cercato in tutte le maniere di esserci ma ha un problema all’adduttore che gli impedisce di muoversi. Adriano è recuperato dall’influenza  come Julio Sergio  ma domani gioca Doni. Borriello con la maschera può giocare anche se sarà un po’ limitato, lui cercherà di fare bella figura contro la sua ex squadra. Stasera prenderò tutte le decisioni”.
ROMA. “Siamo la squadra che ha fatto più punti nell’anno solare quindi i ragazzi sono stati bravi anche se ultimamente non stiamo facendo bene. Vogliamo migliorare perché non siamo contenti. Poco gioco? Secondo me ce l’abbiamo un gioco, altrimenti non avremmo portato tante persone allo stadio lo scorso anno”.
PIZARRO. “Pizarro può giocare o davanti la difesa o dietro le punte ma non sulle fasce. Ho parlato con il ragazzo perché per me non c’è nessun problema. Ho chiesto se avesse problemi e il ragazzo mi ha risposto di no e che era meglio farlo rientrare gradatamente per recuperare la forma”.

Ranieri: “Chiudere il 2010 con una gioia ai tifosi”

 Da Il Romansita:

«Basta cali di concentrazione. È ora di dimostrare il nostro valore». Nella sala Champions di Trigoria, Claudio Ranieri è agguerrito. Alla vigilia dell´ultimo in contro casalingo del 2010, il mister giallorosso vuole salutare i suoi tifosi con una vittoria. Il resto conta relativamente. L´imperativo è uno solo: vincere. «E mandare la nostra gente a casa contenta». Per prima cosa, Ranieri avverte: «È necessario restare concentrati per 90 minuti. Perdiamo la serenità e le gare ci scappano di mano. Con quei quattro punti in più che avremmo dovuto avere, saremmo terzi e guarderemmo le cose in altro modo». In questo senso, anche il nervosismo mostrato a Palermo e Cluj potrebbe diventare positivo: «Il nervosismo nasce dal fatto che le nostre aspettative sono altissime, vogliamo fare di più e ci incavoliamo quando non ci riusciamo. Se trasformato in voglia e concentrazione, può essere positivo».
Nelle ultime tre gare il ko di Palermo e due pareggi con due rimonte. Cosa si è interrotto nella Roma?

Ranieri: “Basta cali di tensione”

 Dalla Repubblica:

“Basta cali di tensione”. Ranieri parla chiaro alla vigilia di Roma-Bari, ultimo appuntamento all’Olimpico di un 2010 romanista che ha alternato sogni e sorrisi a delusioni e amarezza. Quasi un ordine quello del tecnico alla squadra, dopo le rimonte dell’ultima settimana subite a Verona con il Chievo e a Cluj. “In entrambi i casi – spiega Ranieri – è mancata la concentrazione che bisogna avere sempre contro avversari preparati come quelli che possiamo incontrare in campionato o in Champions. E se non sei concentrato paghi. Negli ultimi minuti perdiamo concentrazione e commettiamo errori che lo scorso anno non commettevamo. Ma la mentalità vincente è rimasta e lo abbiamo dimostrato. I risultati miracolosi dell’anno scorso sono mancati, spero non sia stata un’una tantum ma una caratteristica stabile”. Dopo i bilanci, gli obiettivi per il 2011: “La Roma fa bene se migliora l’attenzione negli ultimi minuti. Fallisce se non riesce a migliorarla. Ma lo avevo detto che sarebbe stato un campionato più paritario. Voglio fare un punto più dell’anno scorso per questo: saremmo a cavallo”.

Cluj-Roma, Menez in forse

 Dal Romanista:

Un leggero mal di schiena, che però non preoccupa troppo lo staff medico giallorosso. E´ quello che ha impedito ieri pomeriggio a Jeremy Menez di giocare la partitella di rifinitura e che probabilmente oggi lo relegheràin panchina nella gara contro il Cluj. Il francese durante la seduta di ieri ha avvertito un dolore alla schiena, e per questo Ranieri potrebbe decidere di tenerlo fuori. Anche perché Jeremy è diffidato e un cartellino giallo lo costringerebbe a saltare l´eventuale andata degli ottavi di finale. Meglio quindi non correre alcun rischio. Al suo posto, come vertice alto del rombo di centrocampo, scalerà Fabio Simplicio, che quindi giocherà nella stessa posizione di Verona. Il brasiliano sta attraversando un grande momento di forma, e avrebbe giocato lo stesso anche con Menez in campo, solo che lo avrebbe fatto al fianco di De Rossi e non alle spalle delle punte. Simplicio trequartista, invece, libera un posto per il rientro nell´undici titolare di Rodrigo Taddei.

Conferenza stampa, Ranieri: “Gara insidiosa”. Brighi: “Il gruppo è unito”

 Da lasignoraingiallorosso.it:

La conferenza stampa di Claudio Ranieri prima di Cluj-Roma:

SULLA PARTITA: “E’ una gara insidiosa, loro sono una buona squadra e vorranno mettersi in mostra in Champions League. La formazione la decido stanotte, vedremo. Noi dobbiamo pensare alla nostra gara, senza dover pensare al risultato della gara di Monaco. Turnover? Il gruppo si deve adeguare al turn over, e’ una cosa nuova e tutte le cose nuove non sono indolore.”

Ranieri: “Abbiamo capito i nostri errori, ripartiremo”

 Da repubblica.it:

Questa squadra è abituata a rialzarsi, vogliamo ancora migliorare il secondo posto di un anno fa”. La sconfitta di Palermo è già alle spalle per Claudio Ranieri, che rilancia le ambizioni del gruppo in ottica scudetto.

RIUNIONE A TRIGORIA – Lunga mattinata a Trigoria per la squadra, allenamento preceduto da riunione tecnica con dirigenti e staff tecnico al completo. Ranieri ha proiettato, come da abitudine, una clip video su Palermo-Roma concentrata sugli errori dei singoli e di insieme, visti da tutti e commentati anche dalla squadra. Non un processo al gruppo, ma un momento utile a capire da dove ripartire.