Ranieri: ombre sul futuro

 Dal Corriere dello Sport:

Condannato a vincere. Claudio Ranieri si è affidato a una stretta di mano, qualche mese fa, ma il prolungamento del contratto promesso non sarà portato avanti dall’attuale società. Per motivi di opportunità si lascia mano li bera al nuovo proprietario nella scelta dell’allenato re per la pros sima stagione. E sembra che il favorito sia Carlo Ancelotti.

Ranieri: dall’esonero al rinnovo

 Dal Corriere dello Sport:

Dalle voci di esonero al trionfo. Dall’ombra di Lippi agitata ad arte a un contratto che a Ranieri era stato promesso cinque mesi fa ed è ancora chiuso in un cassetto. Il tecnico si è ri preso la Roma, dopo essere finito sotto processo per il difficile inizio di stagione della squadra. Il presidente Rosella Sensi aveva assunto l’impegno morale di prolungare il contratto. Una stretta di mano che per le consuetudini della sua fa miglia vale più di una firma.

La Roma è tornata

 Dal Tempo:

Difficile dire al momento se sarà l’uomo delle rimonte, anche se i precenti vanno tutti in questo senso. Di certo Ranieri a Roma è l’uomo del derby, partita che finora non ha mai sbagliato. Terzo successo in altrettante stracittadine che lo cementano, qualora ce ne fosse stato bisogno, sulla panchina giallorossa. È il paradosso di Roma, una città nella quale solo un paio di settimane fa era partito il toto-allenatore, erano spuntati (nemmeno troppo a caso) i nomi di Lippi prima e Leonardo poi: ballotaggi su misura portati a spingere lontano l’allenatore in carica e aprire l’ennesima crisi irreversibile (scena purtroppo già vista).

Lippi a Ranieri: “Dica quello che vuole”

 Da Repubblica.it:

“Le parole di Ranieri? Può dire quello che vuole“. Risposta secca, asciutta, incisiva, quella di Marcello Lippi. L’ex commissario tecnico della nazionale, chiamato in causa ieri da Ranieri al termine dei Brescia-Roma, non risponde riguardo un possibile futuro alla guida del club giallorosso:

Ranieri-Lippi: strane ombre

 Dal Romanista:

È un Claudio Ranieri furioso quello che ha commentato la prestazione della sua squadra nell’immediato dopo match. «Quello che è successo lo hanno visto tutti. La squadra ha fatto la sua partita, che però è stata segnata dalle decisioni della terna arbitrale. Insomma, i due rigori per noi c’erano, quello del Brescia no. È stata una giornata storta, a volte succede che piova sempre sul bagnato, ma credo di poter dire che stiamo migliorando».

Chi dice Lippi, chi dice Leonardo

 Oltre a quello dell’ex Commissario tecnico della Nazionale italiana – Marcello Lippi – spunta anche il nome di Leonardo, ex Milan e attualmente in cerca di occupazione: il giochino del post Claudio Ranieri si intensifica. Da lastampa.it:

Nell’uscita a dir poco deflagrante di Francesco Totti da Monaco di Baviera si scomoda la parola «catenaccio» per raccontare la notte capovolta della Roma. «Catenaccio vecchia maniera perché non abbiamo mai tirato in porta: così le partite non si vincono…», è stata l’immediata (e sincera) analisi del capitano giallorosso prima di sgommare lontano dallo stadio che si illumina.

Roma, spunta l’ombra di Lippi

 A ribadirlo è Tuttosport che, nell’edizione cartacea, avanza una indiscrezione: con Claudio Ranieri alla prova del nove, l’ombra di Marcello Lippi comincia ad affacciarsi dalle parti di Trigoria. Testuale:

Parole che hanno lasciato il segno. «Abbiamo rispolverato il catenaccio» si lascia scappare Totti (alla seconda sostituizione consecutiva) mercoledì notte prima di salire sul pullman che lo attende nel garage dell’Allianz Arena. Apriti cielo. Tanto basta, infatti, per far impazzire un’intera città e far salire sul banco degli imputati Ranieri. E poco importa se già oggi si verrà a sapere che nell’incontro tenutosi ieri a Trigoria è avvenuto l’atteso chiarimento, con il capitano che si è giustificato dicendo che si trattava solo di una battuta (ma ricevendo in cambio assicurazioni che quando la Roma starà meglio fisicamente si vedrà una squadra più offensiva): il tecnico, agli occhi della tifoseria, già appare in bilico.

Modulo Roma: Ranieri ha scelto

 Dal Corriere dello Sport:

Sarà 4-4-2. Lo dice la storia di Ranieri. Dalla Spa­gna all’Inghilterra il tecnico romano, potendo scegliere, ha sempre utilizzato il modulo sacchiano. Lo stesso modulo che gli costò la panchina della Juventus. L’attuale allenatore della Roma fece notare al club bianconero che ad una squa­dra che giocava con il 4-4-2 da anni – con qualche variante solo nelle stagioni di Zidane – non sarebbe servito Diego. Meglio investire su una grande ala, pensava Ranieri, che provò a chiedere Ribery. Niente. E a poco più di un anno di distanza si sa bene come è andata a finire tra Diego e la Ju­ve e quale prezzo hanno pagato i bianconeri, fuori dalla Champions, con un progetto Ferrara-Lippi mai veramente nato, e uno Del Neri che è ancora in fase embrionale.

Ranieri: “Supercoppa? Vogliamo vincerla”

 Ecco l’intervista che mister Ranieri ha concesso alla Gazzetta dello Sport:

Stasera la Roma gioca a Valencia: che effetto le fa tornare in una città dove ha vissuto la parte migliore della sua carriera, vincendo tre trofei? «L’esperienza di Valencia è stata bellissima. Ha qualcosa dell’incredibile quello che riuscimmo a fare. Si creò un legame molto forte con la città. Andiamo in ritiro nell’albergo che fu la mia casa per tre anni».
Quando Ranieri nel 2004 tornò a Valencia, ereditò il posto di Benitez: è l’uomo giusto per raccogliere l’eredità di Mourinho?
«Benitez è molto preparato. La sua caratteristica è la meticolosità. L’Inter non perderà nulla nel cambio».
Spalletti ha parlato anche di Mourinho. Ha detto che ci ha preso per il sedere: ha vinto, ha detto tutto a tutti, ha guadagnato quello che ha voluto ed è andato al Real Madrid.
«Mourinho non ci ha preso in giro. Ha vinto in Portogallo ed Inghilterra. È venuto in Italia e ha vinto tutto.

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