Juan: “Il gol mi mancava, con la Roma in stagione non sono riuscito a segnare”

 Dal Romanista:

Solo chi non lo vede giocare tutte le domeniche con la maglia numero 4 della Roma può rimanere stupito dallo straordinario Mondiale che sta disputando Juan. Il difensore giallorosso della Seleçao dopo il gol che ha spianato la strada alla vittoria contro il Cile è finito su tutte le prime pagine brasiliane, che lo hanno riscoperto leader di una squadra che più passano i giorni e più rafforza la propria candidatura per la vittoria finale. E il merito non è solo dei gol di Luis Fabiano o delle giocate di Kakà, ma anche di Juan che ha letteralmente chiuso tutti i varchi davanti a Julio Cesar. Contro il Cile due giorni fa ha segnato il suo ottavo gol con la maglia della Seleçao, ma la curiosità è che la metà li ha realizzati proprio contro la squadra di Isla e Sanchez, con la quale deve avere un conto aperto.

Baptista: Portogallo-Brasile può essere la giusta vetrina

 Dal Romanista:

L’occasione ideale. Per la gioia sua e, di riflesso, della Roma. Domani pomeriggio, alle 16, il Brasile affronta il Portogallo e a Julio Baptista sarà affidato il compito di sostituire Kakà, espulso dopo la sceneggiata di Keita nella partita contro la Costa d’Avorio. Si tratta di una grande possibilità per la Bestia, all’esordio da titolare nel Mondiale. Ma si tratta anche di una grande possibilità per la Roma che spera in una buona prova – magari con gol – di Julio per poterlo poi vendere a un prezzo maggiore. Che Baptista non rientri più nei piani di Trigoria, si sa. È stato lui stesso ad ammetterlo nei giorni scorsi, dicendo: «Non so se resterò alla Roma. Ranieri non mi ritiene adatto al suo gioco».

Medico Brasile: “Per Juan nulla di grave”

 Dal Corrieredellosport.it:

Vittoria tranquilla per 3-0 del Brasile sullo Zimbabwe, in un’amichevole preparatoria per i mondiali che alla federcalcio pentacampione del mondo ha fruttato un cachet di 1.800.000 dollari. I gol della partita, arbitrata dal sudafricano Basit Ebrahim, sono stati segnati da Michel Bastos, con una bella punizione dal limite, Robinho ed Elano. Questo test, cominciato con uno ‘scivolone’ da parte della banda incaricata di suonare gli inni e che ha sbagliato molte note di quello brasiliani provocando fastidio ed ilarità fra i giocatori, è servito a Dunga soprattutto per dare ritmo di gioco a Kakà e Luis Fabiano, che venivano entrambi da una lunga inattività.
JULIO CESAR E JUAN KO – La Seleçao, oggi in maglia azzurra, ha giocato in scioltezza ma si è dimostrata ancora una volta, come sempre sotto il ‘comando’ di Dunga, molto pratica e vincente. Il gioco c’è, i campioni anche, e ciò che manca in fantasia abbonda invece in gioco collettivo e intesa. Da notare che Felipe Melo è riuscito a litigare anche in questa amichevole con il Zimbabwe, per un’entrata eccessivamente dura su Nkhata, che l’ha presa male visto il clima festivo generale.

Mondiali 2010, Brasile: Juan sì, Baptista no

 In attesa di capire se sarà in grado di giocare la terza partita in una settimana (verifica attendibile circa le condizioni fisiche) con la presenza a Catania, Juan incassa la convocazione di Carlos Dunga, tecnico della nazionale brasiliana, per le prossime gare dell’11 e del 14 ottobre rispettivamente contro Bolivia e Venezuela.

A questo punto, va detto, la società capitolina è sul punto di perdere staffe e pazienza. In virtù della qualificazione per i Mondiali 2010 già archiviata e messa in tasca grazie al successo in casa dell’Argentina dello scorso 5 settembre (Luisao e doppietta di Luis Fabiano per i verde oro, bolide dalla distanza di Datolo ad accorciare lo svantaggio), la società giallorossa aveva chiesto due settimane di riposo per il difensore, nel corso delle quali avrebbe potuto continuare, ultimare il lavoro di riabilitazione per trovare lo stato fisico ottimale.

Risultato: Julio Baptista non convocato, Juan sì. Il primo ha rilasciato una dichiarazione in tal proposito a Globoesporte.com nella quale afferma:

Milan sulle tracce di Vucinic: 16 mln e Abate

 Rasegnamoci a perderne qualcuno, anche se a parole nessuno vorrebbe andare via. Mentre il mercato ci mette di fronte a situazioni già vissute di calciatori (leggi Zlatan Ibrahimovic) che mostrano di voler cambiare aria e di restare a malincuore, a Roma accade l’esatto contrario. Tutti vogliono restare e dichiarano che partire sarebbe un sacrificio.

Fosse davvero così, ci augureremmo che nessuno vada via e ci aspetteremmo al contempo una grande stagione dei big. In realtà, però, è difficile che la rosa resti tale e quale: tra i papabili partenti, Mirko Vucinic. Per lui il Chelsea ha presentato un’offerta di 25 mln di euro ma è delle ultime ore la notizia di un interessamento da parte del Milan.

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