Cesari: “Errori arbitrali? C’è il sospetto che qualcosa non va”

 Graziano Cesari, ex arbitro di calcio e opinionista televisivo, è intervenuto nel corso della puntata radiofonica de La Signora in Giallorosso tornando sul discusso arbitraggio di Rosetti in Milan–Roma di domenica scorsa: “Conferma le difficoltà di Rosetti nei grandi match che si giocano in Italia. La prestazione di domenica sera è assolutamente negativa. Mi chiedo, soprattutto, come mai sia stato così bravo da vedere il fallo di Burdisso e poi si sia fatto sfuggire quello plateale subito da Menez. Io penso che lui sia condizionato quando arbitra la Roma e il designatore Collina dovrebbe evitare di assegnargli le partite della Roma. Sono curioso di vedere quali provvedimenti verranno presi nei confronti di Rosetti. In queste prime otto giornate, c’è un caos incredibile perché in ogni giornata ci sono tre-quattro partite gravemente condizionate da errori arbitrali. Questo rende difficile anche stabilire i rapporti di forza tra le squadre. Inoltre non credo alla favola che a fine anno tutto si compensa”.

Roma-Livorno: la rassegna delle formazioni

Più di una ipotesi suggestiva all’orizzonte – ce ne parla l’articolo apparso oggi su Il Corriere dello Sport che riportiamo integralmente in calce – ma anche la sensazione che Claudio Ranieri si affidi allo zoccolo duro e all’ossatura su cui sta puntando in questo periodo. Inamovibile Alexander Doni. Philippe Mexes dovrebbe conservare il posto di centrale e affiancare Nicolas Burdisso, con John Arne Riise e il rientrante Marco Cassetti a incidere sulle fasce.
Alle spalle della coppia d’attacco formata da Mirko Vucinic e Jeremy Menez, lavorerà un reparto di mediana a quattro nel quale Daniele De Rossi e David Pizzarro si avvarrano del supporto di Simone Perrotta e Rodrigo Taddei. Il Livorno potrebbe regalare la sorpresa di Cristiano Lucarelli in panchina e Serse Cosmi farebbe in tal caso affidamento sulle doti offensive di Tomas Danilevicius e Antonio Candreva.
L’azzardo avanzato dalle pagine del quotidiano sportivo, invece, è quello dell’utilizzo di Faty. Testuale:

Roma-Livorno: iniziare a vincere senza Francesco Totti

Roma-Livorno, Ranieri lo ha detto e fatto intendere in mille salse differenti.
E’ ora di cominciare a vincere anche senza Francesco Totti, pur sapendo che il Capitano, da solo, ha inciso più di qualunque compagno di squadra.
E’ la sorte dei Campioni.
Il tecnico testaccino, invece, chiede alla Roma una prestazione da squadra, in grado di esaltare e spingere l’alchimia di un gruppo che pare non solo unito, ma anche duro a morire (vedi Fulham, ma anche Catania in campionato).
Questa è una Roma che ha già mostrato di non saper perdere, ora i giallorossi sono chiamati al salto di qualità: capire di saper vincere.
In un articolo apparso sulle pagine de Il Tempo viene fatta un’analisi dettagliata:

Ranieri punta su Menez: “Diventerai un campionissimo”

Il problema evidente di questa Roma è legato alla continuità tanto del gruppo che delle individualità. La stessa, in sostanza, su cui Claudio Ranieri ha cercato di intervenire immediatamente: squadra da subito più quadrata per non subire come accaduto nelle prime giornate di campionato; giocatori tutti sotto pressione per poter dimostrare con i fatti il valore di ciascuno.
Uno di coloro che ha dovuto fare i conti con consigli e rimproveri del tecnico testaccino è Jeremy Menez, a cui Ranieri ha deciso di concedere una chance importante, quella di mostrare di essere un uomo.
Dopo averlo strigliato per bene, ora Ranieri ha deciso di concedergli la stessa fiducia che si dà a chi pare essersela guadagnata.
Il Romanista in edicola oggi illustra nel migliore dei modi l’investimento deciso da Claudio Ranieri. Testuale:

Roma-Livorno, Vucinic e Menez all’esame. Guberti sfila il posto a Taddei?

 L’armata Ranieri non inseguirà soltanto i tre punti, contro il Livorno (domani, Stadio Olimpico, ore 15.00). Ammesso che il ‘gioco’ possa ancora essere messo da parte (la voce non era prevista nella cartella clinica compilata dal tecnico al suo arrivo), gli attaccanti giallorossi sono chiamati a sfatare un tabù: il gol senza Francesco Totti. L’allenatore di San Saba lo sa (“caspita se è un limite“) e ci scherza su: “Come si risolve la questione? Recuperando Totti. E’ un problema se manca? Altrimenti perchè lo paghiamo così tanto?“. A leggere i dati, viene un po’ meno da ridere: Okaka, Baptista e Vucinic sono ancora all’asciutto in campionato. Menez ha segnato una sola rete.

Ranieri: “Abbiamo meritato il pareggio”

 Claudio Ranieri, nel dopo gara di Fulham-Roma, ha commentato la partita a Mediaset: “Credo che abbiamo meritato come minimo il pari. Abbiamo fatto tutto noi nel secondo tempo, loro si sono visti solo con un contropiede in cui è stato bravo Doni. Loro sono scomparsi nel secondo tempo, noi abbiamo sbagliato un rigore e commesso qualche errore di troppo, ma la squadra non molla mai, e questo mi fa ben sperare. Menez? La sua è stata una gara positiva, ha fatto ottime cose, grazie ai suoi movimenti siamo riusciti a entrare nelle linee, quando prendeva palla ha sempre creato pericoli al Fulham, peccato per l’errore dal dischetto. Se la sentiva, voleva batterlo lui, lo aveva chiesto anche a De Rossi prima della partita. Peccato”.

Fulham-Roma, probabili formazioni

Superata la vigilia, con la squadra che ha già raggiunto Londra, pare essere tutto pronto per il match che stasera opporrà la Roma al Fulham di Roy Hodgson.
La parola d’ordine in casa giallorossa è “riscatto”: dopo la sconfitta di San Siro nel corso di una gara che gli uomini di Ranieri avrebbero meritato quantomeno di pareggiare – se non di vincere – il motore capitolino necessità di rimettersi in moto. Il tecnico testaccino sembra avere le idee chiare: sa che Roma vuole vedere in campo, sa chi può tornare utile alla causa.
L’Europa League è uno degli obiettivi dichiarati della stagione giallorossa: dopo gli eccellenti preliminari, De Rossi e compagni sanno che la qualificazione alla prossima fase è un “must”, senza se e senza ma.
Epolis, edizione odierna, riprende le fasi cruciali delle vigilia e presenta le probabili formazioni: Stefano Guberti, Matteo Brighi e Jeremy Menez dovrebbero partire tutti e tre titolari. Riproduzione testuale:

Il curioso caso di Gabriel Antunes: profeta in patria e dimenticato a Roma

 Della nuova Roma che è stata trasformata da Ranieri ed in quella che verrà, probabilmente non fa e non farà parte Gabriel Vitorino Antunes, il portoghese che in questi mesi ha passato le sue domeniche tra panchine (poche) e tribune (tante). Il giovane terzino classe ’87, dopo aver militato al Paços de Ferreira, dove è stato uno dei protagonisti della buona stagione della squadra portoghese nella massima serie del campionato, il 29 agosto 2007 si è trasferito a Roma con la formula del prestito per 300.000 euro. Arrivò nella Capitale tra desideri, illusioni e certezze. Certezza di potersi giocare il posto con Tonetto, speranze di poter imparare molto dal calcio italiano e di crescere professionalmente in un gruppo che, in quei giorni, giocava il miglior calcio d’Europa. E gli inizi furono confortanti: il 12 dicembre esordì in Champions League contro il Manchester United (1-1 il risultato), giocando dal primo minuto e disputando una buona gara.

Menez a Ranieri: “A Roma per giocare, Gourcuff al Milan se l’è passata peggio”

 Dopo aver ripagato la fiducia di Claudio Ranieri, che ha deciso di puntare su di lui per arginare l’ostacolo rossonero, Menez ha l’opportunità di diventare un riferimento importante per l’attacco capitolino, specie perchè Francesco Totti è fermo ai box causa forza maggiore. L’ottima prova del numero 94 della Roma viene ripresa dalle pagine de La Gazzetta dello Sport che racconta nel dettaglio il dopo gara di Menez mettendo in luce la sorprendente schiettezza del francese

Roma-ldinho show nel primo tempo, poi Ronaldinho si adegua

E’ arrivata in malo modo la prima sconfitta in campionato della gestione Ranieri. Portandosi dietro, cioè, una coda di polemiche che terrà banco una settimana intera. Indice puntato contro Rosetti che ha inciso sul match più di quanto ad un direttore di gara sia consentito: poca uniformità di giudizio nelle decisioni del direttore di gioco, più di una decisione dubbia. Due squadre molto simili, Milan e Roma: una rosa imbottita di nomi la cui sola lettura pare garanzia di affidabilità. Campioni del calibro di Clarence Seedorf e Andrea Pirlo, Daniele De Rossi e David Pizarro.
E poi Alessandro Nesta, Philippe Mexes, Ambrosini, Vucinic. Rose di talenti di prim’ordine che, amalgamati nelle rispettive squadre continuano a dare una sensazione di incompiutezza. Manca sempre qualcosa, a Milan e Roma. Che se ne stanno in seconda fascia, a capire in che sperare. A cosa ambire. Dopo la vittoria di ieri, la classifica vede i rossoneri un punto sopra ai giallorossi: 12 a 11, settimi col Palermo i rossoneri e ottavi con Bari, Chievo e Udinese i giallorossi. Si assomigliano,le squadre di Ranieri e Leonardo anche nella capacità di portare a casa l’impresa contro chiunque, oltre che nell’incapacità di dare continuità ai risultati.
La Roma di ieri, per tutti i primi 45′ ha legittimato nel migliore dei modi le parole che il suo allenatore aveva speso in settimana:

Milan-Roma, Menez contro il Diavolo si esalta

Jeremy Menez prova a diventare grande. Crecita individuale e maturazione professionale, nella fattispecie, coincidono alla perfezione.
Il francesino pare sempre sul punto di sbocciare in maniera definitiva per poi compiere il cammino a ritroso.
Fino ad oggi è stato così: con Luciano Spalletti, con Claudio Ranieri.
Nella saga delle continue ripartenze e pause di Menez, oggi siamo in pieno nella fase della parabola ascendente.
Perchè la mezzapunta, a Milano, si è ben comportata, al di là del gol che aveva illuso i giallorossi.
A raccontare la gara del francese a Milano ci pensa Il Romanista: