La Roma cala il poker

 Dal Corriere dello Sport:

Metti un’ora di Totti, Adriano e Vucinic insieme, cinque gol che portano la loro firma, sprazzi di bel calcio, giocate che fanno sognare nel salotto di Brunico, dove ieri è andato in scena il varo della nuova Roma di Ranieri, concluso con una goleada. Adriano è stato l’osservato speciale. Cercato dai compagni, coccolato dai suoi nuovi tifosi. Il brasiliano si è dato molto da fare, partendo dalla posizione di terzo attaccante largo a destra. Totti e gli altri hanno cercato di mandarlo in gol in tutti i modi, lui ha cercato la conclusione soprattutto con le punizioni e i tiri da fuori.

La promessa di Menez

Dal Tempo: L’ultima spesa folle della Roma, undici milioni di euro che fino a pochi mesi fa sembravano buttati dalla finestra. Poi Menez è riuscito piano piano a togliersi di

Totti-Adriano-Vucinic: splende il tridente giallorosso

 Dal Tempo:

Quello sognato dai tifosi che ieri si è trasformato in realtà nella prima uscita stagionale contro la selezione Riscone-Brunico (Promozione e Prima Categoria): il brasiliano largo a destra, il montenegrino dalla parte opposta e il capitano al centro. L’avversario è modesto e allora Ranieri osa: nel 4-3-3 iniziale c’è pure Menez a centrocampo, insieme con Perrotta e l’altro nuovo acquisto Simplicio. Una Roma iper-offensiva, alla «spagnola».

Cala il poker della Roma

 Dal Romanista:

Un attacco esplosivo. Totti, Adriano, Vucinic e Menez. Mai come quest’anno la Roma può dare l’assalto al campionato. Il segreto può essere l’affiatamento tra Capitano e Imperatore. «Con lui c’è già sintonia, sono sicuro che ci aiuterà. Può vincere le partite da solo, sa quali sono i suoi obiettivi e noi conosciamo i nostri. Insieme faremo grandi cose». È così che Totti ha descritto i suoi primi passi in giallorosso con Adriano. È da loro che è ripartita la Roma.

Roma 2010/2011: Menez, l’uomo in più

 Dal Romanista:

Cosa ci fa un francese dietro a un tandem Italia-Brasile? Mon dieu, la Roma. Terzo giorno di lavoro, Ranieri divide le squadre. Fratini gialli contro fratini bianchi, Scardina-Vucinic-Okaka contro l’inedito trio Adriano-Menez-Totti. Azzardi di inizio preparazione o progetti su più larga scala? Aspettate a chiamarlo il Ad-Me-To. Però è un’idea, e pure affascinante. Ranieri l’ha buttata lì. E dai, facciamolo. Quindici minuti di partitella, qualche scambio, un abbozzo di test. L’impressione, che magari sarà confortata nelle successivi apparizioni, è che di esperimenti là davanti se ne possano fare davvero parecchi.

Totti-Adriano: ora viene il bello

 Dal Corriere della Sera:

Se il buongiorno si vede dal mattino, la coppia Totti-Adriano sembra ben assortita. La scelta di Marcello Lippi di non convocare il capitano giallorosso per il Mondiale 2010 è stata per Totti un autentico colpo di fortuna: non è stato coinvolto nel fallimento degli azzurri e, dopo una stagione piena di stop and go per problemi fisici, potrà prepararsi al meglio senza dover forzare i tempi.

Roma, parco giocatori: valore che supera i 200 mln

 Dal Romanista:

Un valore enorme. Solo di parco giocatori. La Roma, grazie a tutto quello che ha costruito la famiglia Sensi in questi anni, ha un patrimonio tecnico di almeno 200 milioni di euro. Fare i conti è piuttosto semplice perché da De Rossi a Vucinic, da Menez a Mexes, da Juan a Julio Sergio e Riise, i giocatori giallorossi sono tra quelli che, in Italia, valgono di più. Senza considerare poi un certo Francesco Totti che, solo come immagine, vale come Messi e Cristiano Ronaldo.

Jeremy Menez: uno che non dimentica

 Dal Romanista:

Sotto un sole cocente, davanti a un negozio che fabbrica fedelmente riproduzioni di coppe (quella della Champions a grandezza quasi naturale costa sui 40 euro), c’è chi sorseggia una birra e chi, invece, legge L’Equipe. L’eliminazione della Francia dal Mondiale brucia ancora, anche se in pochi lo vogliono ammettere. Daniel, padre americano e madre di Marsiglia, ha 29 anni, gli occhi chiari e un sorriso grande così: «Spero che Blanc si ricordi di avere a disposizione un giocatore come Jeremy Menez. Qui lo seguiamo sempre, ci ricordiamo la straordinaria partita fatta in campionato con l’Udine (testuale, ndr) e siamo stati orgogliosi di lui. Che, al contrario di tanti di queste parti, ce l’ha fatta». Daniel, infatti, abita a Longjumeau, quartiere alla periferia di Parigi dove Jeremy è nato.

La Francia riparte da Jeremy Menez

La Francia, grande delusa del Mondiale sudafricano insieme all’Italia, potrebbe partire dal romanista Jeremy Menez per ricostruire il proprio futuro. Da ‘Il Romanista’:

In Francia sono convinti: la prossima Nazionale sarà anche un po’ giallorossa. Non che ai francesi, con tutto quello che sta succedendo in queste ore interessi più di tanto, ma a Trigoria

Mondiale: Totti-Cassano-Menez, le stelle stanno a guardare

Dal Corriere della Sera:

Uno, ex giallorosso, è in viaggio di nozze alle isole Fiji; l’altro, il capitano, è in vacanza chissà dove. Per entrambi, parlo di Cassano e Totti, sarebbe stato meglio stare in Sudafrica, alla corte di Lippi (che non li ha voluti portare con sé). Mancano alla formazione azzurra? Eccome se mancano! Il loro estro avrebbe potuto dare un po’ di luce ad una squadra senza idee. Dopo la disastrosa partita con la Nuova Zelanda, il c.t., rispondendo adirato ad un giornalista, ha esclamato: «Non abbiamo lasciato a casa dei fenomeni».

Roma, si ricomcia da Menez

 Dal Corriere della Sera:

Consacrazione o addio. La stagione che comincerà fra tre settimane esatte col raduno di Trigoria, sarà comunque uno spartiacque per Jeremy Menez. La permanenza del talentuoso francese «non è in discussione», dicono a Trigoria e, per la verità, nessuno si è concretamente fatto avanti col suo procuratore Bernes e tanto mento con la società per portarlo via dalla Capitale. «Non è in discussione», già, con l’aggiunta della solita postilla ad accompagnare molte perentorie dichiarazioni di incedibilità, soprattutto nella Roma dell’autofinanziamento: se in tempi ragionevoli ci fosse un acquirente ben intenzionato, non troverebbe le porte sbarrate. Dando per scontata la sua conferma in giallorosso, dunque, a ventitrè anni è giunta l’ora di spiccare il salto di qualità ad alti livelli.