Lugano alla Roma, Ancelotti permettendo

 Il fatto che la Roma in questa finestra di mercato debba prima cedere che comprare, non vuol dire che la dirigenza giallorossa non stia lavorando per puntellare la rosa.

In questo senso, l’infortunio di Burdisso, i ciclici problemi di Juan e il non perfetto ambientamento di Kjaer, stanno dirottando le attenzioni di Walter Sabatini su Diego Lugano, vecchio pallino di Daniele Pradè.

Il giocatore, capitano dell’Uruguay campione del Sudamerica, negli anni è stato accostato alla Roma una quantità di volte, che ormai non ci crede quasi più.

Futuro Roma: vertice Sabatini-Pradè

 Futuro Roma: Walter Sabatini lunedì firmerà il con­tratto che lo legherà alla società giallorossa. Intanto il futuro direttore sportivo sta lavorando per prepa­rare la squadra del prossimo anno, insieme a Danie­le Pradè. Ieri i due si sono incontrati per capire la disponibilità di Pradè a restare nella Ro­ma, per collaborare insieme. Dal Corriere dello Sport:

Sabatini non sarà a Trigoria prima della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’In­ter, in programma l’11 maggio, quando sarà più chiaro il quadro della nuova società, ancora in attesa del via libera della Consob e dell’Antitrust. Entro la fine di maggio, al massimo i primi di giugno, dovrebbe avvenire il passaggio di proprietà.

Adriano-Roma: oggi vertice decisivo a Trigoria

 Dal Romanista:

Adriano si pente ma il tempo delle scuse è finito: la situazione è irrecuperabile. Ieri, davanti ai microfoni di Sky Sport, il brasiliano ha spiegato il motivo per cui non si è presentato alla visita di controllo in programma domenica scorsa: «Avevo appuntamento sabato 26 in clinica, poi la visita è stata spostata a domenica 27 a Trigoria. Pensavo di dover fare le lastre, di avere bisogno di attrezzature che lì non ci sono. Ero arrabbiato, non sapevo cosa fare». Motivazioni seguite, poi, dal mea culpa: «Ho fatto male a me stesso, chiedo scusa a tutti. In questo anno mi sono fatto male tre volte, non sono riuscito a dare il mio contributo ai compagni e questo peggiora le cose. Giochi poco, pensi tanto e finisci per fare uno sbaglio.

Roma: la Champions per ritrovare serenità

 Dal Tempo:

La Roma prova a ricompattarsi prima dell’appuntamento cruciale della stagione: domani arriva lo Shakhtar Donetsk per l’andata degli ottavi di Champions, una partita che per mille motivi non si può sbagliare. Ieri mattina Rosella Sensi è piombata a Trigoria per provare a rimettere insieme i cocci sparsi un po’ ovunque dopo la sconfitta con il Napoli. Un ko che ha sancito in modo evidente una crisi di gioco, di risultati e, soprattutto di rapporti. La presidentessa ha riunito in una stanza i dirigenti Montali, Conti e Pradè e i «senatori» del gruppo: Totti, De Rossi, Perrotta e Mexes. Non Ranieri, uno degli «oggetti» della riunione.

Rivoluzione Roma: Baldini e Sabatini allontanano Pradè, Montali potrebbe restare

 Da La Gazzetta dello Sport:

Forse resterà solo Gian Paolo Montali: è stato il punto di riferimento di UniCredit, in questi mesi ha lavorato tantissimo ed è un uomo di sport di altissimo livello che potrebbe essere in sintonia con il progetto «americano». L´unica garanzia è quella dei contratti: a tempo indeterminato quello della responsabile economica Cristina Mazzoleni, in scadenza 2013 quelli del direttore sportivo Daniele Pradè e del direttore tecnico Bruno Conti. Pradè, che ha lavorato con Franco Baldini in passato, potrebbe però approdare al Siena, dove il presidente Massimo Mezzaroma è un suo antico estimatore. Anche Genoa e Bologna cercano un direttore sportivo: altre soluzioni possibili.

Adriano vola in Brasile per curarsi?

 Dal Corriere dello Sport:

«Posso entrare?». «Certo, Adri. Che problema c’è?».«Direttore, nessun problema, c’è però che prima di un mese, un mese e mezzo non sarò a disposizione, la spalla con­tinua a farmi male, non riesco a dormire, ho pensato che per me sarebbe meglio andare a Rio per curarmi dal fisioterapista del Fla­mengo e della Selecao». «Capisco, Adri, par­liamone domani (oggi ndr), og­gi (ieri ndr) pensiamo alla par­tita». Crediamo che il dialogo sia abbastanza chiaro. La ri­chiesta è stata fatta ieri matti­na, a Trigoria, da Adriano, il di­rettore è quello sportivo, Da­niele Pradè che non ha certo sbattuto la porta in faccia al giocatore.

Doni-Eduardo: lo scambio è appeso a un filo

 Dal Corriere dello Sport:

Ore diciannove, si chiude il mercato. «Il nostro per la verità si è chiuso da un pez­zo» ha scherzato ieri il direttore sportivo Daniele Pradè al termi­ne del quarto d’ora di gioco di Bologna-Roma. Del resto quello che il dirigente giallorosso do­veva fare, lo aveva fatto nella parte iniziale di questa fine­stra inverna­le. E sono state tutte operazioni in uscita, vista la ricchezza della rosa ma so­prattutto la necessità, suggerita pure da Unicredit, di ridimen­sionare nei limiti del possibile un monte ingaggi superiore agli ottanta milioni lordi (premi esclusi).

Mexes: il rinnovo del contratto è pronto

 Dal Romanista:

«Ok, rilanciate». Unicredit si è espressa piùo meno così quando, circa due settimane fa, ha dato il via libera alla dirigenza romanista per il rinnovo di Mexes. Rosella Sensi lo aveva promesso: faremo di tutto per trattenerlo. Il presidente è stato di parola. Il contratto è pronto. È già stato scritto. A Trigoria sostengono di avere fatto degli autentici «salti mortali» per quanto riguarda le cifre. Si parla di mezzo milione di euro in più a stagione. Che Unicredit avallasse il rinnovo era quasi scontato. Per ovvi motivi, Piazza Cordusio è il primo sponsor di Mexes.

Derby: “Non vincete mai”

 Dal Romanista:

Quattro derby consecutivi vinti: no, i laziali non sono su scherzi a parte (tanto per citare uno striscione a loro caro di qualche anno fa). E’ la realtà. E la realtà dice che dal 6 dicembre dello scorso anno la Roma, tra campionato e coppa Italia, ha sempre vinto contro la Lazio. Ieri l’ultimo successo, un 2-1 in coppa Italia che fa volare i giallorossi ai quarti, dove tra una settimana li attende la Juventus. Ci si penserà. Prima è meglio godersi per qualche ora l’ennesimo derby conquistato, con quel sottofondo “Non vincete mai”, che ha fatto da colonna sonora a una notte da romanisti veri.

Derby: la Sensi fa visita alla sua Roma

 Dal Corriere dello Sport:

Si potrebbe pure azzardare che quello di stasera rischia di essere l’ultimo derby della gestione Sensi. Ma è meglio andare cauti, lo si era detto anche in occasione dell’ultimo di cam­pionato e, visti i precedenti, è preferi­bile attendere notizie ufficiali su un cambio di proprietà che, a dar retta a Unicredit, a fine mese dovrebbe vede­re la presentazione delle offerte vinco­lanti da parte dei potenziali acquirenti del club giallorosso (per quanto ci ri­sulta ce ne sono due, per ora l’unico che si è manifestato in modo esplicito è sta­to Angelucci, l’altro è un gruppo di im­prenditori americani). Nell’attesa il presidente, la dottoressa Rosella Sensi, anche ieri si è presentata in mattina­ta a Trigoria, quarta volta in poco più di una setti­mana, una frequenza mai avuta in passato.

Zarate alla Roma e Menez alla Lazio: sarebbe potuto succedere

 Dal Corriere dello Sport:

Provate a immaginare Zarate alla Roma e Menez alla Lazio. Fantacalcio. Oggi, infatti, è impossibile solo pensarlo. Ma in passato sarebbe potuto accadere. L’argentino è stato molto più vicino alla Roma di quanto sia stato il francese alla Lazio, che neppure si è avvicinato, ma la storia precedente dei due fantasisti avrebbe potuto prendere pieghe diverse. Il retroscena di Zarate si conosce. Dall’Al Sadd era stato ceduto in prestito al Birmingham ( gennaio 2008): in Premier League un’esperienza durata quattro mesi. Il Raton, suo fratello e procuratore, voleva portarlo in Italia. Prese il mandato per il campionato italiano Luis Ruzzi, agente Fifa, italo argentino di stanza a Roma, amico della famiglia Sensi.

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