Totti: Chievo-Roma per entrare nella storia

 Da Leggo:

«Voglio il secondo scudetto». Francesco Totti ci riprova. Fra due giorni, a Verona, il capitano romanista si giocherà per la terza volta in carriera la possibilità di vincere il secondo tricolore con la maglia giallorossa. Impresa mai riuscita a nessun giocatore nella Capitale. Dopo lo scudetto del 2001, vinto nell’ultima giornata con il Parma, il capitano ha avuto altre due chance: la prima nel 2002, nel famoso 5 maggio che vide il naufragio dell’Inter all’Olimpico contro la Lazio e la vittoria tricolore della Juve (Roma seconda); la seconda nel 2008 a Catania quando per 54 minuti lo scudetto era cosa fatta, prima che Ibra a Parma lo ridasse all’Inter.

Sacchi: “Scudetto? Dico Inter”

 Dal Corriere della Sera:

Non avrebbe mai immaginato un campionato aperto fino all’ultima giornata, ma anche adesso, con 90 minuti appena da giocare, il suo pronostico non cambia: «Nel calcio può succedere qualsiasi cosa, ma se l’Inter dovesse perdere lo scudetto sarebbe l’ultima sorpresa di un torneo sorprendente». Arrigo Sacchi se ne intende di arrivi in volata e di finali di Champions, ha vissuto tante vigilie di partite da tutto o niente. «E paradossalmente, per un allenatore, sono le partite più semplici – spiega -. Non hai bisogno di motivare i tuoi giocatori, quando arrivi a giocarti certe partite, il più è fatto».
Perché dice Inter? «Perché sta bene, ha il morale alle stelle, ha giocatori bravi e un allenatore unico nel suo genere.

Chievo-Roma: Ranieri non vuole distrazioni

 Dal Messaggero

«Noi giochiamo a Verona». E’ il pensiero, più che condivisibile, di Claudio Ranieri in questi giorni di avvicinamento alla tappa conclusiva del campionato e in assoluto della stagione. Come in passato e ora di più, l’allenatore giallorosso chiede la massima concentrazione al gruppo durante l’allenamento quotidiano, tra l’altro durissimo. Niente distrazioni su quanto avviene ad Appiano Gentile, nè alle parole che rotolano da Siena nella capitale, nè alla partecipazione della tifoseria giallorossa all’Evento.

Chievo-Roma, Sorrentino: “So di piacere ai giallorossi”

 Dalla Gazzetta dello Sport

Avanti un altro. Stefano Sorrentino, 31 anni da Cava de’ Tirreni, portiere del Chievo. «Mia mamma e i suoi parenti sono tutti della Roma. Quindi…». Quindi non vorrà fare un dispetto alla mamma. E invece – ha svelato qualche giorno fa in un’intervista al sito barforzalupi.it – «ho chiesto al preparatore Filippi di prepararmi un dvd con tutte le parate che ho fatto all’Olimpico». Per inciso, il 9 gennaio di quest’anno, Roma-Chievo 1-0, lui fu il migliore in campo, parò tutto il parabile, compreso un rigore a Pizarro, fu superato solo da una strana palombella di De Rossi.  «Forse la partita più bella della stagione», ammette lui stesso. Fosse stata la prima.

Chievo-Roma: designazione felice per i giallorossi, arbitra Tagliavento. La scheda dell’arbitro umbro

 Chievo-Roma: arbitra Tagliavento. La partita allo stadio Bentegodi di Verona, ultima gara del campionato italiano di serie A con fischio d’inizio alle ore 15,00, è stata affidata a Paolo Tagliavento. L’arbitro di Terni durante i suoi 85 fischietti in A ha visto vincere la formazione casalinga in 43 incontri (50,59%), mentre 18 sono le volte finite in parità (21,18 %) e 24 le vittorie esterne (28,24 %). Ha concesso inoltre 41 rigori ed in 34 occasioni ha sventolato il cartellino rosso. La sua designazione è di buon auspicio per i colori giallorossi, infatti nei 15 precedenti con la squadra di Trigoria non ne è scaturita neanche una sconfitta (12 vittorie) con tre soli pareggi: il 20 ottobre 2007 diresse la rocambolesca partita contro il Napoli finita 4-4 e due anni dopo, l’8 marzo 2009, vide pareggiare Vucinic il momentaneo vantaggio di Felipe nel match concluso 1-1 contro l’Udinese.

Chievo-Roma: a casa Sensi vince la scaramanzia

 Da Il Romanista

La Roma tace. Da Rosella Sensi all’ultimo dei magazzinieri, l’ordine di scuderia è una regola benedettina: il silenzio. Ora et labora, prega (tanto, nel caso specifico) e lavora. Nel corso della festa del Roma Club Ministero della Difesa, la signora Maria, la mamma del presidente prima ancora che un consigliere della Roma, ha raccontato dove e come la famiglia Sensi vedrà Chievo-Roma. «Questa settimana stiamo in silenzio e tranquilli. Ormai è tradizione che le partite in trasferte ce le vediamo a casa – ha spiegato – anzi io me la devo vedere da sola, così quando urlo non mi sente nessuno». Maria Sensi è fiduciosa: «Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e per questo dico che comunque vada abbiamo vinto. E comunque, almeno, gli abbiamo rovinato la festa».

Chievo-Roma: Menez, un francese a Verona

 Da La Gazzetta dello Sport

Difficile capire se l’esclusione dalla lista mondiale lo abbia deluso più di tanto: Jérémy Menez ha l’aria un po’ così, eternamente scocciata, Sembra sempre in polemica con la vita, persino un po’ schifato Menez, però, non si era fatto illusioni anche perché, con l’aria che tirava nella Francia, erano in arrivo altre esclusioni eccellenti. È rimasto fuori, per dire, uno come Benzema, strapagato dal Real Madrid la scorsa estate. Menez, per ora, si è preso la Roma. È una storia di piccole conquiste quotidiane, figlie di un dialogo a denti stretti con Ranieri. Dove non era riuscito Spalletti, è riuscito l’allenatore di Testaccio-San Saba, uno che, se serve, sa tirare fuori il carattere. «Posso essere cattivo, se voglio», ha detto dopo Roma-Cagliari.

Corsi e ricorsi, Bagnoli: “Totti unico”

 Da Il Romanista

Settimana strana quella che stanno vivendo i romanisti che, in maniera più o meno conscia, vanno a caccia di segni per continuare a credere in un sogno che sembra impossibile. A molti non sarà sfuggita quindi una strana coincidenza: 25 anni fa (era il 12 maggio 1985) l’Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli diventava campione d’Italia per la prima ed unica volta della sua storia. Una storia a lieto fine, una favola, un sogno, appunto.

Siena-Inter: la rincorsa di Ranieri partì proprio al Franchi

 Da Il Romanista

Roma credici e non mollare, perché dovrà pure accadere che una volta tanto la fortuna si ricordi di te e ti sorrida. Anche agli altri capiterà di incontrare un Lecce sulla loro strada e tu devi essere pronta ad approfittarne, per non portarti dietro il rammarico di non aver saputo cogliere l’attimo fuggente. Ecco perché a Verona dovrai mettere subito al sicuro il tuo risultato e poi, se un Dio del calcio esiste, augurarti che stavolta premi proprio te, novella Davide opposta al Golia nerazzurro dalle illimitate risorse economiche e dell’arroganza del suo allenatore.

Roma – Cassetti: rinnovo, pura formalità

 Marco Cassetti e la Roma si legheranno per un altro anno: il contratto in scadenza del laterale difensivo giallorosso è tra i primi a essere rinnovato. Stesse condizioni economiche, durata di una stagione. Potrebbe avvenire a giorni ma non è da escludere nemmeno l’ipotesi che la firma sul contratto nuovo di pacca, Cassetti l’abbia già impressa. E’ il premio a un’annata positiva – che ha avuto nel gol del derby dell’andata l’apice incancellabile – ma anche la conseguenza di una esplicita richiesta di Claudio Ranieri, che ha voluto assicurarsi le prestazioni del duttile terzino di fascia. Marco Cassetti in condizione di forma stratosferica serve eccome, alla Roma costruita a immagine e somiglianza del testaccino. E, a questo punto, l’ex leccese chiuderà la carriera in giallorosso. Peccato solo, con tali premesse, che Marcello Lippi se ne sia dimenticato per i Mondiali in programma tra un mese in Sud Africa. Ma a conti fatti, il Ct della Nazionale pare essersi scordato in blocco della Roma. Di cui ha convocato – unico proveniente dalla squadra rivelazione della stagione – il solo Daniele De Rossi. Compagno di carte di Francesco Totti, l’esterno classe 1977 non pensava che, quel giorno dell’esordio con il Lumezzane, potesse essere l’anticamera a una carriera ricca di soddisfazioni e culminata nell’approdo in Capitale.