E’ sempre il primo ad entrare in campo e l’ultimo ad uscire. Se dipendesse da lui, starebbe sempre dentro il campo a correre e a giocare col pallone. Perché lui si diverte, è fatto così. Rodrigo Taddei è un uomo felice «merito della mia nuova famiglia, che mi fa sentire anche italiano» e un giocatore soddisfatto per aver firmato da poco il contratto che gli consentirà di chiudere la sua carriera a Roma «non ho mai pensato di andare via». Non pensa alla Nazionale, né quella brasiliana né quella italiana «la mia Nazionale è la Roma» ma soprattutto ha voglia di vincere finalmente qualcosa di importante con la maglia giallorossa «Siamo arrivati vicini ma non basta. Dobbiamo essere concentrati per raggiungere i nostri obiettivi e far felici i tifosi».
Tu sei sempre uno dei primi e uno degli ultimi a lasciare il campo. Ti senti ancora di dare tanto a questa squadra? Io quando vado in campo faccio il mio lavoro con responsabilità e molto piacere. Esco dal campo quando devo pranzare o cenare (ride). Mi metto sempre a disposizione. La mia forza è quella di mettermi in discussione. Posso sempre migliorare. Cerco sempre di dare il massimo quando scendo in campo.
Con Simplicio e Adriano la Roma è più forte dello scorso anno? Potete fare il salto di qualità definitivo? Simplicio sta facendo bene da 5 anni in Italia. Adriano è quel fuoriclasse che ti può risolvere qualunque partita. Abbiamo un bel gruppo e speriamo di trasformare sul campo quello che i nostri tifosi vogliono vedere, di vincere, di correre e di lottare su ogni pallone. Cercheremo di raggiungere il nostro obiettivo dopo che in questi anni ci siamo andati molto vicino. La sensazione che si avverte è quella che siete un gruppo talmente compatto che non si distrae dalle vicende societarie.
Siete sereni, tranquilli? Certo. Prima di partire la dottoressa Sensi è passata negli spogliatoi e ha tranquillizzato tutti che non cambierà nulla dagli anni precedenti. Ci ha trasmesso serenità e tranquillità per quello che dobbiamo fare.
Nella scorsa stagione si è parlato tanto del tuo contratto. C’è stato un momento che hai temuto di dover andare via? Assolutamente no. Ho sempre detto della mia passione per la Roma. Devo ringraziare Bruno Conti, Pradè che mi sono stati vicini anche nei momenti più difficili. Ho fatto meno bene degli anni precedenti ma loro mi hanno trasmesso la tranquillità. Sono riuscito a prolungare per altri 4 anni ed è anche per questo che sono uno dei primi e uno degli ultimi ad uscire dal campo.
Se dovesse arrivare Behrami non sarà un motivo di disturbo, visti i suoi trascorsi laziali? No. Abbiamo bisogno di tanti giocatori per affrontare tutta la stagione. Nessuno parte titolare. Tutti lavoreranno per stare a disposizione del mister. Se dovesse arrivare sarà ben accetto da tutto il gruppo. Abbiamo un gruppo fantastico e non ci saranno problemi. In questo ritiro poco fondo e tanto pallone. Lavoriamo tanto come negli scorsi anni. E’ una soddisfazione per noi allenarci tanto con il pallone. Per quelli che dicono che sono allenamenti meno pesanti posso assicurare che non è così. Sono degli allenamenti precisi e specifici per quello che dobbiamo ricercare. Ogni allenatore ha un modo di lavorare. Questo è il modo di Ranieri e del suo staff.
Come vedi la prossima stagione per la Roma dopo la delusione della scorsa stagione? Dobbiamo ripartire dal finale dello scorso anno. Se faremo così abbiamo grandi possibilità di arrivare alla fine.
Come vedi Adriano? Come lo state aiutando in questo momento? Ogni giocatore che arriva si inserisce bene. Non solo Adriano, anche Simplicio si è inserito alla grande. Stanno bene sia fisicamente che di testa.
Si può vincere lo scudetto quest’anno? Tutti vogliamo vincere. Siamo arrivati più volte molto vicini. Vogliamo dare di più di quello che abbiamo dato per far felici i nostri tifosi.
Sceglieresti la nazionale brasiliana o quella italiana? Preferisco non pensarci. Ora scelgo la mia nazionale che è la Roma.
Ranieri sta provando il 4-3-3. In quale modulo senti di dare di più? Preferisco lasciare la scelta al mister. Io gioco in più ruoli. Sempre a disposizione.
Taddei: “La mia Nazionale è la Roma, vinceremo lo scudetto”
di 27 Luglio 2010Commenta