Inter-Roma di Supercoppa: Claudio Ranieri è preoccupato. Secondo la Gazzetta dello Sport il 5-1 con la formazione greca ha fatto scattare l’allarme:
Ranieri e il modulo – L’allenatore è partito con il tridente, poi a Valencia ha annunciato di lavorare sul 4-4-2, ma ad Atene è tornato sui suoi passi e ha riproposto il 4-2-3-1. Il balletto di moduli sta disorientando la squadra. Che cosa accadrà a Milano? Tutto lascia pensare che Ranieri schieri la Roma con il canonico 4-2-3-1, ma non è da escludere un’ulteriore virata sul 4-4-2. Domanda: perché questi tentennamenti da parte di Ranieri? Risposta: perché vuole sfruttare al meglio le potenzialità dell’attacco (Totti, Vucinic e Adriano), limitando al massimo il numero degli esclusi e, quindi, degli scontenti. Non solo: la crescita di Menez lo costringe a trovare uno spazio per il francese. Senza i comportamenti giusti, direbbe Spalletti, non c’è però modulo che tenga. Ranieri è preoccupato. Vede una squadra sbadata e presuntuosa: questo spiega il richiamo alla concentrazione e all’umiltà. «Non si possono prendere gol in questo modo. Dove avete la testa?», ha urlato ad Atene, venerdì sera. «Bisogna tornare ad essere concentrati e umili».Il vizietto – Alle prime difficoltà, è riaffiorato un male antico: il nervosismo. In un altro contesto, la Roma avrebbe chiuso in otto la gara di Atene: Menez, Rosi eLoria sarebbero stati espulsi. I giocatori romanisti hanno momenti di pura isteria: al primo fallo che subiscono, reagiscono male.La società – Il dirigente Montali è sempre più isolato. È un direttore generale senza nomina e l’equivoco non aiuta la distensione. Quando c’è lui — vedi Atene, dove poteva essere meno plateale quando è stato premiato dai dirigenti greci —, restano a casa gli altri dirigenti. Con l’Olympiacos, ha trattato Montali, in virtù dei suoi rapporti con il club, ma il mercato non è compito del direttore sportivo Pradè? Il vuoto di potere — non si hanno più tracce dei Sensi — e le incognite su quello che riserverà il futuro — il fondo Clessidra sarebbe interessato ad esaminare il dossier Roma all’interno di una cordata, riportava ieri il Messaggero — non aiutano ad allentare le tensioni. In questo momento, i dirigenti pensano soprattutto a ricollocarsi nella Roma che verrà: non è lo scenario migliore per affrontare la nuova stagione e risolvere i problemi.