Il futuro della società Roma è ancora tutto da scoprire. Così come i progressi della squadra di Luis Enrique. È vero i problemi ci sono e sono di diversa natura, ma guardare Trigoria con i soli occhi del pessimismo oltre che non è utile e anche sbagliato.
In un momento delicato per tutto l’ambiente giallorosso, la nuova dirigenza è riuscita a colmare una lacuna atavica della rosa: il portiere.
L’acquisto di Maarten Stekelenburg è passato sotto silenzio, come se nella Capitale fossimo abituati a chissà quali estremi difensori. Negli ultimi anni un portiere davvero affidabile è stato Michael Konsel, ma siamo parlando di fine Anni 90.
Nella stagione del tricolore 2000-2001, tifosi e critica si scagliarono più volte contro Francesco Antonioli, che durante Roma-Perugia fu difeso da capitan Totti, che andò a calmare la Curva dopo l’errore che apri la porta al gol di Saudati. La Roma scudettata provò a prendere Buffon per poi ripiegare su Pelizzoli, per cui vennero spesi 27 miliardi più Rinaldi.
Il numero 1 dell’Atalanta si dimostrò tutt’altro che all’altezza. Dal 2005 a oggi Curci, Doni, Julio Sergio (quelli che hanno giocato di più) non sono riusciti a trovare la giusta continuità. Continuità che almeno sulla carta dovrebbe offrire Stekelenburg, titolare della Nazionale olandese vice campione del mondo. Arrivato alla corte di Luis Enrique per poco più di 6 milioni di euro, l’orange è uno dei acquisti più importanti non solo della Roma, ma di tutta Europa, considerando anche il rapporto qualità prezzo.
Due anni fa abbiamo visto quando il rendimento Julio Sergio abbia portato alla causa. La prima Roma di Ranieri sfiorò lo scudetto anche grazie ai miracoli del brasiliano. Per questo l’approdo di Stekelenburg in maglia giallorossa andrebbe apprezzato di più, perché un ottimo portiere come lui può far guadagnare alla Roma 8-10 punti in più.
Paolo 4 Agosto 2011 il 11:57
Parole sante! Forza Roma…