Stefano Guberti parla per la prima volta da romanista, e lo fa ammettendo che si è avverato un sogno coltivato per più di un anno. Il centrocampista, in ritiro con i compagni, ha già mostrato enorme disponibilità e garantito che farà di tutto per contribuire in maniera positiva alla causa giallorossa.
“Sono felice, i compagni di squadra mi hanno accolto bene, con disponibilità immediata. Sento di poter far tanto e so di poter imparare molto da giocatori importanti e dal mister Luciano Spalletti che cercherò di mettere in difficoltà”.
Gia che c’è, infatti, Guberti punta subito in alto, anche se sa quanti sacrifici occorrano:
“Titolare è una parola grossa. Vengo qua per imparare, sarà il tempo a dire che ruolo ricoprirò in questa squadra. Ho accettato la Roma perchè è una grande squadra e mi ha fatto capire subito che voleva puntare su di me. Non so a chi somiglio nè chi vorrei imitare, certo Cristiano Ronaldo è un giocatore che fa la differenza ma da bambino tifavo Milan e il mio idolo è Andryi Shevchenko“.
Forse spinto dalle voci di una mezza trattativa in atto tra la Roma e l’ucraino? Crediamo di no, anche se le parole migliori, Guberti le ha spese per Totti.
“Bravo ragazzo, uno sempre disponibile e che non se la tira per niente. Sarà un validissimo esempio. Non vedo l’ora di giocare all’Olimpico davanti ad un pubblico che mi ha sempre incantato. Sono venuto a vedere i due derby dell’anno scorso e un’idea me la sono fatta. Mi sembrano tifosi molto calorosi che stanno sempre vicino alla squadra e soprattutto se la squadra dà il massimo, sono disponibili e riconoscenti in maniera straordinaria. Sono grandi tifosi. Io spero di non deluderli e di non essere uno di passaggio. L’unico rammarico è di non giocare subito la Champions League, vorrà dire che andremo a sudarci la Coppa Uefa. Di una cosa non ho dubbio: se restano questi giocatori faremo un grande campionato”.
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