Con Ranieri all’Olimpico non passa lo straniero, come lui nessuno mai

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 “Campo Testaccio, c’hai tanta gloria, nessuna squadra ce passerà. Ogni partita è ‘na vittoria…” recita Campo Testaccio, l’inno sulla gloriosa casa romanista fino al 2 giugno 1940. Nei giorni nostri i gladiatori giallorossi combattono sul terreno dell’Olimpico, tornato finalmente fortino (quasi) inespugnabile da quando Claudio Ranieri, testaccino di nascita, ha preso le redini della formazione di Trigoria. Il feeling tra l’impianto che sorge all’interno del Foro Italico e la Roma, in questa stagione, era iniziato tra alti e bassi: in piena estate prima il Gent e poi il Kosice dovettero arrendersi agli uomini di Luciano Spalletti nelle prime gare di Europa League. Dieci gol all’attivo (di cui 5 siglati da Francesco Totti) e solo 2 al passivo. Un trend positivo subito ribaltato all’esordio stagionale del campionato italiano di serie A: il 30 agosto, infatti, la Juventus di Ferrara violò lo stadio con un secco 1-3. Gara fatale per il destino giallorosso del tecnico toscano e punto d’inizio per la nuova avventura di Ranieri alla Roma. E per l’imbattibilità (quasi) perfetta dell’Olimpico. Da allora, infatti, sono 16 i successi casalinghi in 17 apparizioni sul terreno amico. Dieci in campionato, tre in Europa League ed tre in Coppa Italia. Trentacinque boati della Sud contro i dieci gol subiti dai giallorossi sotto il proprio pubblico. Un cammino casalingo che ha fatto risorgere la squadra capitolina lanciandola ai sedicesimi di finale della coppa europea, alle semifinali nel trofeo nazionale e nelle zone nobili del campionato italiano. L’unica macchia la sconfitta per 0-1 contro il Livorno di Serse Cosmi; il perugino (ma romanista di fede) che ha dato l’unico dispiacere casalingo al tecnico di San Saba. La Fiorentina fu la prima a deporre le armi all’Olimpico il 20 settembre scorso: una doppietta di Totti ed un gol di De Rossi permisero alla Roma di iniziare la rincorsa verso la zona Champions. I giallorossi ora possono sognare, il secondo posto è stato raggiunto mettendosi alle spalle la Juventus ed il Napoli, lontano otto punti. E proprio la squadra partenopea fu la seconda vittima dell’Olimpico: una doppietta di Totti (sempre lui) ribaltò il vantaggio iniziale di Lavezzi. Per la prima delle cinque vittorie ar­rivate in rimonta (Napoli, Bologna, Fulham, Basilea e Triestina). Domenica 17 gennaio, la formazione di Ranieri superò – e annichilì – il Genoa di Gasperini, che non vince a Roma da vent’anni: era proprio il 17 gennaio (del 1990) quando Aguilera, al 15esimo minuto del primo tempo, chiuse l’incontro sullo 0-1 (lo stadio era il Flaminio). Da allora solo pareggi e vittorie giallorosse contro i grifoni liguri, come è successo alla prima giornata del girone di ritorno di questo torneo quando l’impianto romano ha visto vincere Toni e compagni per 3-0. Poi è stato il turno di Catania (1-0) ed Udinese (2-0) in Coppa Italia, intervallate dalla vittoria sul finale contro il Siena, prima della splendido successo per 4-1 sul Palermo. Portando così la striscia positiva di Ranieri a 16 vittorie in 17 gare. Nell’era Sensi (dal 1993/94) come lui nessuno mai.
Mazzone e Zeman si fermarono ad 11 successi e 2 pareggi nel filotto di tredici gare consecutive tra Europa, Coppa Italia e campionato. Trentacinque punti in totale (se si considerano i 3 punti a vittoria). Luciano Spalletti si fermò a 14: era il 2006/07 e la stagione si concluse con il secondo posto in campionato (a 17 punti dall’Inter) e la conquista dell’ottava Coppa Italia. Il trend di successi in casa iniziò con la vittoria sull’avversario identico, come identico è il risultato: 3-1 sulla Fiorentina, il 5 novembre. De Rossi ed una doppietta di Taddei ribaltarono l’iniziale vantaggio di Ujfalusi. Una serie storica con 8 vittorie in campionato su 8 incontri, 1 vittoria ed 1 pareggio in Champions (contro l’Olympiakos) ed ein plein nei 3 incontri di Coppa Italia, tutte giocate con l’incitamento dei supporters romanisti. Ma la squadra allenata dal tecnico toscano fece anche di meglio: l’11 marzo 2007 superò in casa l’Udinese per 3-1 (doppietta di Totti ed una realizzazione di Perrotta). In totale 13 vittorie ed un pareggio in 14 match disputati. La striscia positiva di successi casalinghi si fermò con il pareggio contro il Milan (1-1 con rete di Mexes). Ranieri ha superato il suo predecessore riuscendo a raggiungere i tre punti in sedici apparizioni all’Olimpico (13 consecutive). L’appuntamento è fissato per il 21 febbraio prossimo quando la sua Roma affronterà il Catania per la sesta giornata del campionato di serie A. Dal Colosseo all’Olimpico, Roma celebra di nuovo i suoi gladiatori.
Marco Visco


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