Roma-Cagliari: i giallorossi salutano l’Olimpico, teatro di vittorie

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 Roma-Cagliari, penultima giornata del campionato italiano di serie A; l’ultima, per l’Olimpico giallorosso. Domani pomeriggio, infatti, i ragazzi di Claudio Ranieri saluteranno l’impiano che sorge all’interno del Foro Italico per l’ultima volta in questa stagione. Uno stadio che, numeri alla mano, ha contribuito a rilanciare le ambizioni tricolore della società di Trigoria.
“Campo Testaccio, c’hai tanta gloria, nessuna squadra ce passerà. Ogni partita è ‘na vittoria…” recita Campo Testaccio, l’inno sulla gloriosa casa romanista fino al 2 giugno 1940. Nei giorni nostri i gladiatori giallorossi combattono sul terreno dell’Olimpico, tornato finalmente fortino (quasi) inespugnabile da quando Claudio Ranieri, testaccino di nascita, ha preso le redini della formazione di Trigoria. Il feeling tra l’impianto e la Roma, in questa stagione, era iniziato tra alti e bassi: in piena estate prima il Gent e poi il Kosice dovettero arrendersi agli uomini di Luciano Spalletti nelle prime gare di Europa League. Dieci gol all’attivo (di cui 5 siglati da Francesco Totti) e solo 2 al passivo. Un trend positivo subito ribaltato all’esordio stagionale del campionato italiano di serie A: il 30 agosto, infatti, la Juventus di Ferrara violò lo stadio con un secco 1-3. Gara fatale per il destino giallorosso del tecnico toscano e punto d’inizio per la nuova avventura di Ranieri alla Roma. E per l’imbattibilità (quasi) perfetta dell’Olimpico. Da allora, infatti, sono 20 i successi casalinghi in 25 apparizioni sul terreno amico. Sedici in campionato, tre in Europa League e tre in Coppa Italia. Quarantasette boati della Sud contro i venti gol subiti dai giallorossi sotto il proprio pubblico. Un cammino casalingo che ha fatto risorgere la squadra capitolina lanciandola in una stagione strepitosa. Dal 30 luglio 2009, data in cui la Roma 2009/10 ha messo i tacchetti per la prima volta in una partita ufficale sul terreno dell’Olimpico, sono giunte 22 vittorie capitoline, un pareggio (contro il Milan il 6 marzo 2010) e cinque sconfitte. Le uniche macchie sul terreno di casa, oltre la debacle subita contro la Juventus, sono la sconfitta per 0-1 contro il Livorno di Serse Cosmi; il perugino (ma romanista di fede) che ha il primo dispiacere casalingo al tecnico di San Saba. Il 25 febbraio 2010, il Panathinaikos terminò il cammino giallorosso nei sedicesimi di finale di Europa League: i greci si imposero sul manto erboso romano per 3-2, lo stesso risultato dell’andata giocata ad Atene. Le ultime sono più recenti e, purtroppo anche più dolorose. I gladiatori capitolini dovettero arrendersi ai giocatori della Sampdoria da primi della classe. L’ultimo, tre giorni fa: l’Inter di Josè Mourinho alzò la coppa Italia sotto il cielo di Roma, anche se ufficialmente quella gara si giocò in un campo neutro.
Domani, domenica 9 maggio 2010, a dieci mesi di distanza dalla prima partita della stagione, i tifosi della Roma si presenteranno (in 55mila) per l’ultima volta in questa stagione allo stadio Olimpico. Si mobiliteranno per testimoniare la loro vicinanza a Francesco Totti – presentandosi vestiti con la maglia giallorossa n.10 – , e saluteranno anche l’impianto, teatro di numerose battaglie in una stagione che, comunque vada, sarà un successo.
Marco Visco


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