C’era una volta la tediosa favoletta, recitata quasi a memoria dai calciofili, della sosta delle nazionali come periodo utile per ritemprarsi, recuperare gli infortunati e sperimentare nuove soluzioni tecnico-tattiche. Si sperava di ritrovare assiduità nel lavoro e serenità: sono arrivate altre polemiche, silenzio stampa e nuovi infortuni. Fortunatamente per la Roma, questa appena andata in archivio sarà l’ultima pausa del 2010. Il campionato non si fermerà a novembre, ma solo in concomitanza con le festività natalizie ed è un’autentica manna dal cielo per Totti e compagni, storicamente poco inclini a rinfrancare lo spirito mentre la serie A osserva un turno di stop. Quello dei ricorrenti problemi fisici è un cruccio comune a tante altre big che «prestano» abitualmente parecchi effettivi alle nazionali (l’Inter ha perso Milito e Cambiasso), ma è indubbio che questo stia diventando un fattore preoccupante per le già incerte sorti romaniste. Semplice casualità o inconvenienti legati a una preparazione fisica mal calibrata? Claudio Ranieri ha già pagato un pesante dazio alla pausa settembrina, perdendo per guai di natura muscolare Mirko Vucinic, Philippe Mexes e Stefano Okaka, oltre a John Arne Riise, bloccato dal trauma cranico che lo rese indisponibile per quattro gare.
Maledizione sosta: la Roma vuole invertire la tendenza
di 14 Ottobre 2010Commenta