Verrebbe da chiedersi, se solo pensassimo (ma non è così) che l’annata negativa dipenda in realtà da pochi fattori, ma perchè sei tornato in forma proprio adesso che la stagione è finita? Simone Perrotta in sette giorni ha segnato tre gol, uno bellissimo al Cagliari dopo essere entrato in campo pochi minuti prima e due di qualità al Catania ieri nell’anticipo.
In un Olimpico che sembrava tutt’altro che quel fuoco di passione che l’ha sempre contraddistinto, il centrocampista ha sbloccato prima il risultato su cross di Vucinic, dato a Mirko l’assist del 2-1 e firmato il 3-1 con un pizzico di fortuna. Il migliore in campo, una bellissima somiglianza con il calciatore parecchie volte decisivo che abbiamo conosciuto nel corso della gestione di Luciano Spalletti. Tornato alla grande, ha voglia di parlare, Simone Perrotta rimasto in silenzio e ai box per parecchio tempo, e esternare la sua felicità, che però passa in secondo piano per la contestazione nei confronti di tifosi e squadra.
“Sono soddisfatto e felice per me stesso ed anche per il gruppo: una giornata così dopo parecchia sofferenza mi ci voleva perchè abbiamo vinto una gara molto difficile, giocando anche a tratti bene. Purtroppo commettiamo degli errori di concentrazione incredibili e siamo passati dal 3-1 al 3-3 rischiando grosso. Potevamo rischiare di farci prendere dalla paura e di venire travolti dal clima surreale che si è respirato all’Olimpico per tutto il tempo. Avremmio sprecato un primo tempo davvero bello, mi ha ricordato la Roma dei tempi migliori. Alla fine però conta il fatto che ci abbiamo creduto come non mai e Panucci è stato davvero molto bravo a mettere in gol la palla della vittoria a pochi minuti dal fischio finale. Una vittoria che ci deve dare più serenità, il sesto posto è quasi centrato, certo è davvero poco per una squadra come la Roma, ma questa stagione è andata così. Aspettiamo tutti la possibilità di rifarci. L’orgoglio non può farci dormire sonni tranquilli”.
