Da Il Romanista:
Roma credici e non mollare, perché dovrà pure accadere che una volta tanto la fortuna si ricordi di te e ti sorrida. Anche agli altri capiterà di incontrare un Lecce sulla loro strada e tu devi essere pronta ad approfittarne, per non portarti dietro il rammarico di non aver saputo cogliere l’attimo fuggente. Ecco perché a Verona dovrai mettere subito al sicuro il tuo risultato e poi, se un Dio del calcio esiste, augurarti che stavolta premi proprio te, novella Davide opposta al Golia nerazzurro dalle illimitate risorse economiche e dell’arroganza del suo allenatore. E non dimenticare che se non ci avessi sempre creduto oggi non saresti lì dove sei, al secondo posto e ad un soffio dal sogno. Là dove ti ha portato Claudio (come lo chiama Pizarro), che cominciò la sua rincorsa proprio a Siena, nella città che ha per simbolo una lupa in tutto simile alla nostra. Là cominciò quella bella abitudine che ha poi caratterizzato tutta la stagione dei giallorossi, ovvero la capacità di ribaltare i punteggi delle partite in proprio favore nei minuti finali. Dopo il gol di Maccarone al 27’, infatti, in molti pensarono che per la Roma sarebbe arrivata la terza sconfitta consecutiva. Invece nella ripresa tutto cambiò, con Mexes che pareggiò al 73’ e Riise che segnò il 2-1 su punizione all’89’.