Serse Cosmi è tornato: “Ho i neuroni intatti. Totti? Meglio se non ci sarà!”

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 Serse Cosmi è tornato. Livorno non sarà una piazza semplice da gestire, ma l’allenatore non poteva permettersi di voltare le spalle all’occasione di sedere nuovamente su una panchina della Serie A: “Il campionato mi mancava parecchio – ha affermato il tecnico a Radio Radio -, non so se mancavo io agli altri. Livorno missione disperata? E’ una parola esagerata, la disperazione è una componente fondamentale per le squadre che si devono salvare. E’ difficile centrare l’obiettivo, ma lo è anche per Siena, Cagliari, Catania, Atalanta e altre squadre. Io ho visto retrocedere chi hanno conlcuso il girone d’andata a ventisei punti“. L’impegno con la ‘sua’ Roma arriverà al termine di una settiamana molto delicata per i giallorossi: “Noi vittime sacrificali? Se il Livorno giocherà una grande partita, avrà possibilità di fare risultato: lo sa anche la Roma. Ho visto la partita di San Siro. L’arbitro ha commesso qualche errore, ma qualche errore l’ha commesso anche la Roma“. La smania di tornare in Serie A da una parte. Le reali potenzialità del Livorno dall’altra. Cosmi è sincero nel rispondere su cosa ha pesato di più nell’accettare la chiamata di Spinelli: “Ho accettato per entrambi i motivi. Ci sono occasioni che uno deve afferrare. Ero fuori dalla Serie A da tanto tempo, anche in maniera ingiustificata. Non potevo permettermi di rifiutare. Mia maglie si è messa a piangere quando ha saputo che avrei allenato il Livorno: lì ho capito quanto fosse importante tornare, quanto ci mancava il calcio. Spinelli vuole fare la formazione? Non sarebbe il solo. E’ un presidente difficile? Presidenti facili non ce ne sono“. Ancora sull’avversaria di domenica: “La Roma ha fatto un’ottima partita, con pochissimi errori. Aveva in mano l’avversario e creato spunti e presupposti per aumentare il bottino. Ho temuto che la potesse pagare. Nell’errore di Burdisso c’è tutto il senso della partita: l’arbitro ha sbagliato ma anche il difensore. Un vantaggio che non giochi Totti? Sì, sempre. Non sono ipocrita, lui decide sempre e comunque. Ranieri? Sta facendo un buon lavoro. E’ arrivato in un momento delicato, c’era il rischio di far crescere le tensioni, specie in una città come Roma. Ha fatto i risultati, che sono il miglior antidoto per chi arriva. A Milano la squadra è cresciuta sotto il punto di vista del gioco“. Serse Cosmi è tornato, schietto e sincero come l’avevamo lasciato: “Lo stop di un allenatore è paragonabile a quello di un infortunio? Sono situazioni diverse, un giocatore è penalizzato, corre il rischio di non essere più quello di prima. A livello celebrale, ho mantenuto gli stessi neuroni di un anno fa“.


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