Ecco le parole di Achille Serra a Radio Ies:
Italia – Serbia – Ho vissuto quanto accaduto con grande amarezza e preoccupazione, lo sport è tutt’altra cosa. Ritengo che le forze dell’ordine hanno agito bene all’interno dello stadio. Tecnicamente era difficile non provocare problemi seri. Ho condiviso la scelta di sospendere la partita. Probabilmente l’attività di prevenzione è stata carente, ma bisogna stare dentro alle cose per giudicare le cose. Tra la polizia serba e quella italiana ci deve essere stata incomprensione. All’interno dello stadio il servizio d’ordine è stato eccellente, all’esterno invece sarebbero stati necessari maggiori controlli. Non si giustifica la mancanza di controlli che ha permesso l’entrata dei violenti, ma si spiega. Questi criminali avevano devastato la città e andavano portati il prima possibile dentro lo stadio per tenerli sotto controllo. Sono delinquenti addestrati alla guerriglia, difficili da contrastare. Andavano perquisiti prima ancora di arrivare ai cancelli, appena arrivati. Era il loro momento di maggiore debolezza, è più difficile poi intervenire in seguito.”
Situazione a Roma – Quando ero Prefetto a Roma prima di ogni partita ci si vedeva nel mio ufficio con i responsabili delle tifoserie, il Questore e il personale sportivo. In occasione della partita tra Roma e Manchester United ad esempio, che erroneamente Bruno Gentile ha paragonato a quanto accaduto a Genova, ci fu un attacco di alcuni tifosi violenti nei confronti delle forze di Polizia che reagirono a loro volta in modo deciso. Il governo inglese prese le parti degli inglesi, mentre quello italiano finse di non capire.
Maroni – Il ministro Maroni, con il quale mi sono congratulato, ha fatto da parafulmine in tutto ciò, non essendo direttamente coinvolto ma difendendo le forze dell’ordine. Questo è positivo perché in queste occasioni bisogna essere coesi e uniti in quanto il governo serbo ha provato a declinare le sue responsabilità.
Tessera del tifoso – Ho sempre sostenuto Maroni ma non questa volta, sono assolutamente contrario. Dobbiamo vedere le statistiche, gli incidenti avvengo fuori dallo stadio. Comprando un biglietto si è già identificati. Dobbiamo cercare una strada di raccordo tra violenti e forze di polizia e la Tessera del Tifoso in questo non aiuta. E’ una misura inutile.
Roma – Genoa – Tagliente è uomo di grande professionalità e l’Olimpico non è il Marassi. Sono sicuro che saranno fatti tutti i controlli del caso. Non condivido quanto detto da Capello, il calcio è in mano ai tifosi, non ai violenti che sono
presenti in tutta Europa e non solo in Italia.”