L’altalena di risultati acquisiti nelle ultime sei giornate non è certo da marcia trionfale, tant’è che i giallorossi in questo lasso di tempo hanno dovuto abbandonare ogni speranza di qualificazione alla Champions League. In sequenza: vittoria in casa contro il Bologna (2-1), sconfitta nel derby contro la Lazio (rotondo 4-2), vittoria sofferta in casa contro il Lecce (un 3-2 maturato soprattutto grazie ad un buon primo tempo), poi la batosta sonora contro la Fiorentina all’Artemio Franchi (4-1, unico a salvarsi Julio Baptista).
Da lì, la contestazione dei tifosi che ha avuto un epilogo civile anche se, dopo una sorta di armistizio, contro il Catania è di nuovo annunciata protesta grande per il fatto che la Sensi non si decida a vendere. Dopo la nottataccia di Firenze, due pareggi – in casa contro il Chievo e a Cagliari, un bel 2-2 maturato dopo una bella prova di carattere della Roma che era finita sotto per due volte – e due miseri punti con i quali si è messo a repentaglio anche il posizionamento in Uefa. Contro il Catania non occorre dire che per i giallorossi c’è solo un risultato utile – la vittoria – previa mancata qualificazione ai preliminari Uefa. A questo punto, seppure la competizione sia di quelle che non entusiasmano, c’è un motivo ulteriore per centrare la Uefa: raggiungere la Lazio che dopo il trionfo in Tim Cup ha già messin valigia la qualificazione europea e prendersi, il prossimo anno una maxi rivincita sui cugini. Talmente grande da passare attraverso campionato e Uefa.