MF – Dow Jones:
Si avvicinano e si allontanano. Come due ex che stanno decidendo i beni da dividersi nella separazione. A te il divano, a me la tv. Ma qui si tratta di molto di piu’. Tra Unicredit e la famiglia Sensi per risolvere la vicenda Italpetroli occorre piu’ di una ex lista di nozze. La situazione che stanno cercando di risolvere i rispettivi avvocati, incontratisi ieri e che si rimetteranno attorno ad un tavolo anche domani, e’ molto piu’ complicata. Perche’ al centro di tutta la vicenda c’e’ la As Roma.
La storia e’ nota. Unicredit vanta un credito di quasi 400 mln (compresi gli interessi) nei confronti della famiglia Sensi che negli ultimi quattro anni non ha versato una lira di rimborso. Adesso per la banca di Piazza Cordusio e’ giunta l’ora di mettere fine a questa vicenda: “e’ il momento di chiudere” spiegano i legali. E chiudere significa siglare lunedi’ davanti al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto un accordo che rappresenti una “pietra tombale” tra le parti e che sancisca definitivamente il the end della questione.
Un accordo strutturato in modo che tutti gli asset di Italpetroli passino dai Sensi ad Unicredit, compresa la Roma. Alla famiglia resterebbe un numero di immobili da definire. I dettagli sulla valutazione degli immobili da lasciare in mano ai Sensi sono ancora oggetto di discussione tra le parti che ieri si sarebbero avvicinate, ma che torneranno a discutere anche domani. E in questi casi il condizionale e’ d’obbligo.
Quello che e’ certo e’ che per il bene della Roma sembra arrivato il momento di raggiungere una soluzione. Anche il mercato sembra essere impaziente. Ieri sono stati elevatissimi i volumi attorno alle azioni del club giallorosso, segnale che si attendono novita’ a breve.