Da Il Messaggero:
Sognava, la Roma. Poi ha sperato. Ora ci crede. Lo scudetto è lì, batti l’Inter sabato, allunghi la mano. Poi, la domenica sera, tifi Lazio per una volta: che vada dal Milan a prendersi altri punti salvezza. Prima, però, c’è da vincere a Bologna, di mercoledì sera, perché è chiaro che Mou farà a fette il Livorno, che il Parma non fermerà Leonardo: lo dice la scaramanzia, fedele compagna di ogni volata, quando conta quello che fai tu e molto cosa fanno le altre.
Eccola, la settimana da raccontare, con questo ultimo turno feriale che è la perfidia di un giallista: vorresti arrivare in fretta al finale, ma la storia, la storia di questo campionato pazzesco, riserva ancora chissà quanti colpi di scena. La verità tecnica è che la capolista è distratta, ha perso smalto, e il Milan dietro annaspa fra anagrafe e acciacchi. La Roma, invece, vince senza Totti, senza De Rossi, senza Pizarro: la volta che la regia tentenna, ecco in scena i grandi attori, quelli col pedigree, i mattatori di giornata alla Vucinic.
Tutto può succedere, ma un pronostico già si può fare: sarà un lungo sprint, appassionante, fra salite d’animo, discese, ruzzoloni e prodigiosi recuperi. E’ così in testa.