Salary Cap: il Pdl propone il disegno di legge sul tetto massimo delle spese di ingaggio per ciascuna categoria di campionati professionistici anche in Italia. Ecco una nota di Radiocor:
Viene annunciato come “una rivoluzione della trasparenza per il calcio italiano”. Si tratta di disegno di legge per introdurre anche in Italia il ‘salary cap‘ che è stato presentato da Raffaele Lauro, senatore del Popolo della Libertà. Il disegno di legge, composto di un solo articolo, precisa una nota, affida alla Federazione Italiana Gioco Calcio il compito di determinare il tetto massimo complessivo delle spese di ingaggio per ciascuna categoria di campionati professionistici e di fissare alcuni criteri per la sua ripartizione tra le diverse società, in ragione della posizione raggiunta in classifica nella stagione precedente, della partecipazione a competizioni internazionali, del numero abbonati, dei biglietti venduti e dell’indebitamento complessivo della società. Inoltre, gli azionisti potranno aumentare il tetto massimo fissato in misura non superiore del 20%. Infine, aggiunge il comunicato, la Figc potrà determinare un numero massimo di giocatori che potranno essere impiegati da ciascuna società nel corso del campionato.
«La crisi del settore calcistico – spiega Lauro – si trascina ormai da molto tempo e tende ad aggravarsi sempre più. Si può dire che le misure »salva calcio« adottate sinora, si siano tradotte in misure »salva società«, perpetuando in tal modo, il fiorire di artifizi contabili, che spesso si traducono in veri e propri falsi in bilancio. Occorre – continua Lauro – contenere gli ingenti oneri legati ad acquisti e contratti di ingaggio per giocatori e allenatori dal costo stratosferico e tutelare il regolare svolgimento dei Campionati e delle Coppe, offrendo uno spettacolo coerente, con il rispetto delle regole, a tutti i tifosi che hanno il diritto di assistere al regolare svolgimento di competizioni agonistiche. Appare dunque urgente – conclude Lauro – sia come misura moralizzatrice che come misura intesa a salvaguardare l’integrità economica del settore, intervenire con un’energica azione ‘calmieratricè»