Fonte: Vocegiallorossa.it
Si è conclusa la conferenza stampa di mister Rudi Garcia in programma alle ore 13.00 a Trigoria. Di seguito una parte dell’intervista.
Cosa si aspetta ora dalla sua squadra? Può mantenere questi ritmi?
“Abbiamo iniziato una striscia, l’obiettivo è allungarla. Sappiamo tutti che sarà difficile farlo contro la Sampdoria, ma ora tutta la squadra è concentrata su questa partita”.
Il difficile viene adesso?
“Sicuro. Però è un buon inizio, dà fiducia alla squadra. Il pericolo è che inconsciamente è possibile mollare un po’. Voglio che la squadra tenga la tensione alta, questo è più importante”.
Cosa la preoccupa di più tra la Sampdoria in difficoltà e il possibile appagamento da derby?
“Per il momento, la Sampdoria ha fatto due risultati positivi fuori casa. Ha un po’ più di difficoltà in casa. Ma è sempre difficile giocare con squadre che hanno bisogno di punti. L’ultima vittoria può dare ancora più fiducia e fame e spero che lo verificheremo sul campo”.
Borriello ha giocato pochi minuti ma li ha giocati molto bene. C’è la possibilità di vederlo di più?
“Sono totalmente d’accordo sull’analisi su Marco. Entra forte, festeggia col gruppo. Ma vale per tutti quelli che sono entrati dall’inizio della stagione. Questa è la cosa più importante, mostra che un giocatore preferisce sempre iniziare la partita. Per il momento la panchina mostra che i giocatori sono al 100% concentrati per aiutare la squadra, anche giocando pochi minuti. Se manteniamo questa cosa, sarà importante”.
Viene apprezzato più come psicologo che per il lavoro sul campo. Il suo lavoro di allenatore è un po’ sottovalutato?
“Non importa. Il merito è dei giocatori. Sono loro che giocano sul campo. È vero che sul piano tattico abbiamo cambiato un po’ all’intervallo la posizione di Pjanic, giocando più 4-2-3-1. So che i giocatori possono giocare in modi diversi. Il lavoro di un allenatore è su tutti i piani. Psicologico, tattico, fisico, tecnico. Una squadra che ha più fiducia in se stessa può fare grandi cose”.
Parla spesso dei giocatori e i giocatori glielo riconoscono. Ma qual è il valore aggiunto che lei ha portato alla Roma?
“Per il momento abbiamo vinto solo quattro partite, nulla di più. Vedremo a fine stagione, l’obiettivo è entrare nelle prime cinque. Se lo faremo a fine stagione sarà un obiettivo raggiunto. Al momento è troppo presto per parlare di altro, dobbiamo pensare alla partita che arriva, se faremo una quinta vittoria sarà una cosa mai fatta prima nella storia della Roma. Non è una cosa importante, non è un trofeo. Se possiamo allungare la striscia lo faremo. È merito di tutti qui a Trigoria”.
La sensazione è che la squadra non abbia mai dovuto affrontare situazioni di difficoltà. Deve arrivare ancora il primo banco di prova?
“Per fare un bilancio abbiamo bisogno di più gare. Per quel che riguarda le prime quattro partite, a Parma è stato difficile. All’intervallo eravamo sotto di un gol fuori casa. Non esiste una partita facile, delle quattro prime gare che abbiamo vinto nessuna è stata facile. All’intervallo o eravamo sotto o pari”.
Sta pensando di gestire Francesco Totti? Come vive Ljajic questa vigilia?
“Devo prendermi cinque minuti per rispondere (ride, ndr). Non due, tre. L’appetito vien mangiando e si dice anche in Francia, mi piace. Francesco sta bene, come gli altri aveva bisogno di recuperare, domani starà bene. Per quel che riguarda l’ultima domanda, a volte è meglio non sapere nulla del passato. Non conosco questa storia”.